Ammazza il compagno. Il legale: "Alessandra si è difesa, non voleva uccidere"

La donna – Alessandra Galea, residente a Perugia – è in stato di fermo nel carcere di Pesaro, in attesa dell’udienza di convalida

Alessandra Galea

Alessandra Galea

Perugia, 5 giugno 2023 – «Si è difesa , non voleva uccidere". Così l’avvocato Franco Libori, difensore della donna di 51 anni fermata per l’omicidio del compagno, Fausto Baldoni, ricostruisce quando avvenuto nella loro abitazione di via Castelli, a Fabriano, sabato sera.

La donna, Alessandra Galea, è in stato di fermo nel carcere di Pesaro, in attesa dell’udienza di convalida. Secondo quanto ricostruito dalle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Ancona, la 51enne avrebbe ucciso il compagno, colpendolo più volte al volto con un oggetto contundente, sembra un’abat jour, per poi allontanarsi dall’abitazione.

I carabinieri l’hanno rintracciata in strada, circa due ore dopo l’allarme, dato da alcuni familiari che hanno scoperto il corpo dell’uomo, riverso a terra nella camera da letto. Qui si sarebbe verificata la lite, culminata con l’omicidio dell’uomo. Ma, come detto, la sospettata nega di averlo colpito con l’intenzione di ucciderlo, come spiega il suo difensore, ma di essersi dovuta difendere dal compagno, nel corso di una lite che, forse, era diventata troppo violenta. Una versione che l’indagata confermerà quando sarà sentita dal gip di Ancona. Alessandra Galea, nata a Jesi, pur vivendo a Fabriano con il compagno, aveva mantenuto la residenza a Perugia.

Nove anni fa, nel 2014, la madre della donna, Maria Bruna Brutti, venne trovata senza vita nella villetta dove viveva. Era stata colpita alla testa, si era poi appurato, con il calcio di un’arma da softair. Per il delitto era stata accusata la sorella gemella di Alessandra, Consuelo, condannata poi a 10 anni da scontare in un ospedale psichiatrico giudiziario perché ritenuta incapace di intendere e di volere. Madre e figlia vivevano insieme da pochi giorni al momento del delitto, un periodo contraddistinto, ricostruirono gli investigatori, da frequenti litigate tra le donne.

Nove anni dopo ancora, l’accusa di omicidio a carico della sorella Alessandra, un destino che accomuna le due gemelle, anche se le indagini che vedono coinvolta Alessandra sono ancora in corso. L’interrogatorio è atteso per i prossimi giorni.