Carrara si prepara per "Con-vivere" Il festival che guarda al futuro

Evento / Da oggi al 14 settembre la città è pronta a celebrare vent’anni di incontri, grandi spettacoli e partecipazione grazie a un’edizione che mette al centro il valore della pluralità e delle relazioni

Al festival non mancherà la musica, pronta a far vibrare le emozioni di tutti i presenti

Al festival non mancherà la musica, pronta a far vibrare le emozioni di tutti i presenti

Carrara si prepara ad accogliere, da oggi al 14 settembre, la ventesima edizione di "Con-vivere" Carrara Festival, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara e diretto da Emanuela Mazzi. Una ricorrenza speciale per una manifestazione che, nata grazie alla visione del filosofo Remo Bodei, ha saputo crescere negli anni intrecciando cultura, musica, spettacolo e vita cittadina. Per quattordici edizioni Bodei ne è stato l’anima e il curatore, mentre dal 2020 la guida scientifica viene affidata a personalità diverse in base al tema. Così, nel tempo, si sono alternati Chiara Saraceno con “diritti”, Telmo Pievani con “cura”, Maurizio Ferraris con “tracce”, Laura Boella con “umanità” e Mauro Ceruti con “cambiamento”. L’edizione 2025 sarà affidata alla riflessione di Luigina Mortari, filosofa e pedagogista che ha posto al centro dei suoi studi la cura delle relazioni e il valore dell’educazione. Il programma si preannuncia fitto e variegato: oltre venti incontri di parola tra conferenze, dialoghi e conversazioni, sei spettacoli e più di trenta eventi collaterali. Laboratori di cucina, spazio bambini, mostre, passeggiate tematiche alla scoperta del territorio e collaborazioni con i ristoranti del centro completeranno un’offerta pensata per coinvolgere pubblici diversi e intrecciare saperi, esperienze e linguaggi. A rendere l’atmosfera ancora più viva saranno le numerose iniziative diffuse nelle strade e nelle piazze, che trasformeranno il cuore cittadino in un laboratorio culturale a cielo aperto. Sul palco si alterneranno figure di primo piano del panorama culturale e sociale italiano: Umberto Galimberti, Roberto Saviano, Eraldo Affinati, Laura Campanello, Maurizio Ferraris, Laura Boella e Daniel Lumera. La musica non mancherà, con Eugenio Bennato & Taranta Power e un omaggio a Jim Morrison interpretato da Davide van de Sfroos e Andrea Mirò. Tra gli incontri più attesi anche quelli con Stefano Mancuso, Giovanni Storti, Edoardo Prati e Jacopo Veneziani. L’immagine simbolo scelta per questa edizione raffigura foglie diverse appese a un filo, metafora visiva della pluralità come condizione originaria della natura e dell’umanità. Un invito a riflettere sulla biodiversità e sull’interdipendenza che lega ogni essere vivente.