SONIA FARDELLI
Eventi e fiere

Sepiacci, il grande ex: "Incognita cavalli ma Sant’Andrea c’è"

Dalle vittorie sulla lizza alla panchina di allenatore: l’esordio in Piazza fu nel 1991. Il campione racconta il suo decennio da protagonista e commenta il pre Giostra.

Dalle vittorie sulla lizza alla panchina di allenatore: l’esordio in Piazza fu nel 1991. Il campione racconta il suo decennio da protagonista e commenta il pre Giostra.

Dalle vittorie sulla lizza alla panchina di allenatore: l’esordio in Piazza fu nel 1991. Il campione racconta il suo decennio da protagonista e commenta il pre Giostra.

di Sonia Fardelli

Oltre dieci anni passati in biancoverde e 8 lance d’oro conquistate. Un periodo magico per Maurizio Sepiacci che poi, una volta appesa la lancia al chiodo è stato anche allenatore a Porta Santo Spirito e Porta Crucifera. Come è iniziata l’avventura da giostratore?

"A 13 anni mio babbo mi ha comprato un cavallo, invece del motorino. Ho portato Belisario, un anglo-arabo uscito dalle corse e non semplice da gestire per un ragazzo, in un maneggio a Quarata dove anche c’era Martino Gianni ed è stato lui a darmi i primi insegnamenti. Poi ci siamo trasferiti a San Polo nelle scuderie di Silvano Gamberi ed anche lì c’era Martino e di tanto in tanto veniva anche Mario Giacomoni. Io cercavo di rubare insegnamenti da tutti. Nel 1989 ho cominciato a fare le prove e nel 1991 ho esordito".

Che ricordi degli anni passati a Sant’Andrea?

"Sono stati anni bellissimi. Ero giovanissimo ed avevo l’ambizione di fare il giostratore. Ho avuto la fortuna di giostrare e vincere presto, ma se vogliamo anche la sfortuna di essere un giostratore così giovane. Ho iniziato a vent’anni e l’ultima Giostra l’ho fatta a trenta. Con la testa di oggi avrei fatto altre scelte".

Un giudizio su Porta Sant’Andrea?

"Sant’Andrea ha sempre un bel parco cavalli. Bianca è una cavalla positiva, non mi dispiace. Devono capire come interpretarla al meglio. Saverio Montini è un giovane intraprendente che non si discute. Toro Seduto mi lascia ancora qualche dubbio. Per dire che è un buon cavallo da Giostra voglio aspettare almeno un paio di giostre. L’ho avuto in scuderia a Porta Crucifera. Dalla prima Prova Generale che ha fatto in rossoverde all’ultima è notevolmente migliorato. Lo scorso anno l’ho visto bene con Martino e Marmorini e anche quest’anno non male".

Ha fatto bene Sant’Andrea a rinunciare a Martino Gianni?

"Il discorso è molto soggettivo, sicuramente il quartiere ha motivazioni che noi non conosciamo. D’impeto mi viene da dire che Sant’Andrea non ci ha certo guadagnato. Martino ha una grandissima esperienza in Giostra ed è un mental coach perfetto, sa preparare e convincere. In Piazza è una bella spinta".