ANGELA BALDI
Eventi e fiere

L’omaggio al Polifonico nella lancia. Pierluigi con lo stile della tradizione

I retroscena del trofeo dedicato al compositore di Palestrina realizzato da Francesco Conti nella sua bottega. Trasformato in scultura il bozzetto di Benincasa vincitore del concorso di idee per la realizzazione del trofeo.

Francesco Conti, il maestro intagliatore che realizza tutte le lance d’oro della Giostra del Saracino nella sua bottega di via Mazzini

Francesco Conti, il maestro intagliatore che realizza tutte le lance d’oro della Giostra del Saracino nella sua bottega di via Mazzini

E’ nel solco della classicità la lancia d’oro della 148esima Giostra del Saracino che celebra questo il grande compositore Giovanni Pierluigi Da Palestrina nel quinto centenario dalla nascita. Una scultura lignea, elegante e raffinata che rappresenta: un leggio, lo spartito, l’organo simbolo di musica sacra, l’immagine di Palestrina, le effigi della coralità per la quale il compositore e organista, tra i più importanti del Rinascimento, ha lasciato un segno indelebile. Una lancia realizzata come di consueto dal maestro intagliatore Francesco Conti nella sua bottega di via Mazzini che ha trasformato in scultura il bozzetto di Francesco Benincasa vincitore del concorso di idee per la realizzazione del trofeo. Stretto il legame tra Arezzo e il compositore che, riscrivendo le tecniche della polifonia vocale sacra rinascimentale, diventò il modello del suo tempo e non solo. Ancora oggi le sue melodie infatti vengono eseguite e apprezzate in occasione del Polifonico Internazionale “Guido d’Arezzo”. "La Lancia d’Oro di questa 148esima Giostra del Saracino celebra questo grande compositore col quale la nostra città, attraverso il Polifonico, ha un legame forte, Arezzo Città dalla Musica si declina infatti anche attraverso le sue opere scritte e rappresentate. Ho davanti una lancia particolarmente bella che centra il tema della dedica. L’autore del disegno, Francesco Benincasa e il maestro Francesco Conti hanno descritto in questa opera perfettamente chi era e cosa ha fatto Giovanni Pierluigi da Palestrina" ha detto il sindaco Ghinelli. Un trofeo che è anche una vera opera d’arte, realizzata sul bozzetto di Francesco Benincasa, 35 anni, tatuatore aretino, da sempre appassionato di arte, disegno e Giostra, chiarina degli Sbandieratori di Arezzo da oltre vent’anni e attualmente nel consiglio direttivo dell’associazione. "Quando mi è stato comunicato che il mio bozzetto era risultato il vincitore non ci potevo credere – dice - un traguardo che racchiude tutte le mie più grandi passioni". Nell’impugnatura da lui progettata per raccontare la dedica a Giovanni Pierluigi da Palestrina, Benincasa si è ispirato alle competenze musicali del compositore e al suo profondo legame con la spiritualità e la liturgia. "Un’opera che collega Polifonico e Saracino - dice l’intagliatore Francesco Conti - La parte centrale consiste in un leggio con un libro aperto, il pentagramma e il ritratto di Palestrina con un libro in mano, mentre nella parte posteriore c’è l’organo a canne".

Angela Baldi