Saluto collettivo al Vespucci. Una festa dentro alla festa per la nave più bella del mondo

Il rientro del veliero dopo il tour mondiale ha coinciso con l’anniversario del Palio del Golfo. Grandi cerimonie sul molo. E poi lo scafo ha fatto da quinta di palcoscenico all’opera lirica .

Il rientro del veliero dopo il tour mondiale ha coinciso con l’anniversario del Palio del Golfo. Grandi cerimonie sul molo. E poi lo scafo ha fatto da quinta di palcoscenico all’opera lirica .

Il rientro del veliero dopo il tour mondiale ha coinciso con l’anniversario del Palio del Golfo. Grandi cerimonie sul molo. E poi lo scafo ha fatto da quinta di palcoscenico all’opera lirica .

Un vero omaggio al mare e ai suoi protagonisti indiscussi. Anzi, una festa dentro alla festa, quella con cui la città ha accolto il rientro in porto del suo veliero simbolo: l’Amerigo Vespucci, la nave scuola per eccellenza; anzi, la "nave più bella del mondo", per usare la felice espressione coniata nel 1962 dall’allora comandante della portaerei statunitense Uss Independence. Una festa dentro alla festa perché il ritorno alla base del Vespucci ha coinciso quest’anno con le celebrazioni per il centenario del Palio del Golfo e l’evento si è inserito a pieno titolo nel calendario delle manifestazioni organizzate per celebrare lo storico anniversario.

La Vespucci ha toccato il molo Italia nella prima mattinata di lunedì 16 giugno, e con questa manovra d’accosto si è definitivamente chiuso il tour mondiale che in due anni di navigazione l’ha portata a percorrere quasi 50mila miglia raggiungendo cinque continenti, 32 paesi e 53 porti. Lì, al molo Italia, il veliero è rimasto all’ancora fino al 23 giugno, quando ha lasciato le acque del Golfo per fare il suo ingresso nel bacino dell’Arsenale che gli offrirà riparo per tutta la durata del lungo e complesso intervento di manutenzione programmato dalla Marina. Alle otto del mattino del 16 giugno, dunque, la prua della nave è comparsa, puntuale, all’orizzone e ad attenderla, all’altezza di Torre Scola, ha trovato uno stuolo di piccole imbarcazioni che l’hanno scortata fino al molo, tra sirene e grida di giubilo, mentre un gruppo di ultraleggeri con i fumi tricolore volteggiava sul Golfo dei Poeti. Una volta completate le manovre di ormeggio, si è svolta la consueta cerimonia di benvenuto alla presenza del comandante interregionale marittimo nord, l’ammiraglio Flavio Biaggi, del prefetto della Spezia Andrea Cantadori e del sindaco Pierluigi Peracchini. Il tutto sulle note della fanfara della Marina.

E non è tutto. Nei giorni della sua permanenza al molo Italia lo storico veliero ha fatto da sfondo scenico a un altro evento in programma per festeggiare la centesima edizione del Palio del Golfo, promosso dal Comune della Spezia, dal Comitato delle Borgate e da Italian Blue Growth: proprio a due passi dal punto in cui era ormeggiata la nave scuola il 19 e 20 giugno è stato allestito un palco galleggiante sul quale hanno trovato posto duecento tra orchestrali, cantanti e figuranti. Il Golfo della Spezia ha fatto infatti da teatro a un’esclusiva rapprentazione del ’Simon Boccanegra’. "Un’opera che tocca da vicino la storia della città. La Spezia come la conosciamo noi nasce infatti per iniziativa di Simon Boccanegra, il doge che creò la Podesteria nel 1343, e arriva fino al Vespucci, simbolo delle scelte politiche realizzate durante il Risorgimento con la costruzione dell’arsenale marittimo voluto da Cavour nel 1862", ha detto il sindaco Pierluigi Peracchini. L’evento rientrava tra gli spettacoli promossi dal ’La Spezia Lirica Forum’ ideato da Gli Amici del Loggiato. "Il Vespucci è di per sé già un’opera d’arte", ha comentato il regista Mauro Panizza che l’anno scorso portò la Madama Butterfly di Puccini sul ponte di volo della portaeromobili Garibaldi. "Questa operazione è stata ancora più complessa. Mi sento il regista più invidiato del pianeta".