MATTEO MARCELLO
Eventi e fiere

Piccolo, ma dal cuore grande. L’immensa passione di Tellaro supera ogni tipo di ostacolo

Barche a Santa Teresa, palestra ricavata in un locale affittato alla periferia della Spezia. Eppure la borgata è al via con tre equipaggi. "Tante difficoltà logistiche, ma ci siamo".

Un’immagine della sfilata organizzata dal Tellaro lo scorso anno

Un’immagine della sfilata organizzata dal Tellaro lo scorso anno

TELLARO

Le barche si trovano in un ricovero a Santa Teresa. La palestra? Ricavata in un locale preso in affitto nel quartiere del Limone. E riuscire, nonostante tutto, a portare tre equipaggio al Palio per celebrare al meglio la centesima edizione della disfida. La tenacia e la forza d’animo sono di casa a Tellaro. La storica borgata lericina, che da tempo deve fare i conti con una situazione logistica deficitaria, non si arrende. Anzi, nei limiti del possibile prova a crescere, a piccoli passi: quest’anno è arrivata la terza barca da Palio di proprietà, acquistata da un’altra borgata grazie ai soldi messi a disposizione da uno sponsor. Perché prima di tutto è importante esserci. "Il target era quello di riuscire a portare tre equipaggi al centesimo Palio, come fatto anche lo scorso anno, e ci siamo riusciti – spiega Cristian Botticchio, dirigente del Tellaro –. Quest’anno, però, abbiamo fatto un passo in avanti, abbiamo comprato la terza barca: impossibile pensare di partecipare al Palio con due. Stiamo cercando di crescere, eliminando con l’aiuto delle amministrazioni quelle lacune che ci penalizzano". Il riferimento, non a caso, è alla questione logistica, vero e proprio tallone d’Achille per una borgata affacciata sul mare, ma senza la possibilità di sfruttare la propria marina come base per i propri allenamenti, a causa delle condizioni meteomarine che impedirebbero sovente l’uscita in mare. "

Stiamo cercando una situazione definitiva, ma non è facile – dice Botticchio –, e ci dispiace che ancora oggi, nel centenario del Palio, non si sia riusciti a ottenere una situazione stabile. Speriamo che la risonanza di questa edizione possa spingere amministrazioni e privati ad avere maggiore attenzione in futuro, contribuendo alla salvaguardia di una disfida così duratura. Nella nostra situazione, anche coinvolgere le persone a sposare il progetto diventa difficile, anche perchè da noi si fa tutto per passione, non ci sono rimborsi spese: in questo abbiamo cercato di dare un’impronta, non troviamo giusto che uno sport di tradizione come il Palio diventi allo stesso livello del calcio, dove si vende e si compra e chi ha più soldi prende il giocatore migliore. Noi facciamo le cose al meglio delle nostre possibilità, aiutati da chi ci crede davvero". È lo stesso dirigente tellarese a entrare nel dettaglio delle difficoltà.

"Abbiamo affittato un piccolo locale alla Spezia, nel quartiere Limone, come palestra per i nostri ragazzi. Tre equipaggi in uno spazio così piccolo non è facile; abbiamo provato ad avere uno spazio a Falconara, ma non c’è stato modo, e questa era l’unica alternativa per poter permettere ai ragazzi di allenarsi. È chiaro che se queste strutture fossero nel borgo, avremmo anche più partecipazione da parte di chi vi abita, tanti anziani darebbero una mano, ma in pochissimi decidono di prendere la macchina e venire a Santa Teresa".

Il dirigente del Tellaro si sofferma poi sulla difficile stagione sportiva dei tre equipaggi. "Per ora una stagione molto sfortunata – dice –, più volte siamo dovuti ripartire da zero, ci sono stati molti cambiamenti negli equipaggi dovuti a disponibilità, lavoro, infortuni, ma nonostante tutto, ci siamo". L’obiettivo? lottare dignitosamente per evitare le parti basse della classifica. "L’equipaggio femminile e quello Junior sono quelli che, dopo un cambio di assetto, hanno fatto importanti miglioramenti – sottolinea il Botticchio –. In molte prepalio siamo stati penalizzati dalla corsia, chissà,magari domenica, con una condizione diversa, potremmo fare bene: per i nostri atleti sarebbe un riconoscimento per il lavoro svolto".