L’hub unico al mondo Chirurgia robotica di massima precisione Oltre 1400 operazioni

Franca Melfi, direttrice del Centro robotico multidisciplinare Aoup e Luca Morelli, direttore del reparto di chirurgia generale Aoup, raccontano come le tecnologie intelligenti entrano in sala operatoria.

L’hub unico al mondo  Chirurgia robotica  di massima precisione  Oltre 1400 operazioni

L’hub unico al mondo Chirurgia robotica di massima precisione Oltre 1400 operazioni

di Ilaria Vallerini

Chirurgia ad alta precisione, collaborazione fra esseri umani e robot, expertise chirurgica, formazione d’eccellenza e sostenibilità economica. Sono questi gli elementi che fanno del Centro Robotico Multidisciplinare di Chirurgia Robotica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa, una vera e propria "Silicon Valley" nel campo della robotica medica. Un prestigioso hub di ‘reclutamento’ per giovani chirurghi che trovano nella sede pisana un’offerta formativa di imparagonabile eccellenza. Proprio per la sua centralità nel settore sarà tra i protagonisti, con un dietro le quinte inedito, del Festival della Robotica. A guidare il Centro pisano è la professoressa Franca Melfi, docente di Chirurgia Toracica alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa. Pioniera nel campo della chirurgia robotica, ha eseguito la prima procedura robotica al mondo per il trattamento del cancro del polmone nel 2001. Da allora si dedica all’applicazione della chirurgia robotica in campo toracico.

Quello di Pisa è un Centro unico nel suo genere…

"Assolutamente. E’ un sistema unico fondato sull’expertise chirurgica, la professionalità di un team sanitario dedicato che punta a effettuare operazioni complesse con ampi volumi di attività ed è un punto di riferimento per i chirurghi dell’area vasta nord ovest. Nel 2022 abbiamo chiuso l’anno con il record di oltre 1450 procedure complesse effettuate. Per queste sue caratteristiche si tratta di un modello di sostenibilità economica difficilmente riscontrabile in altre sedi. Un altro punto saldo è la formazione dei giovani chirurghi".

Quali sono i vantaggi dell’uso dei robot in chirurgia?

"Oggi stiamo procedendo verso una chirurgia di massima precisione e meno invasiva, con l’ausilio del sistema robotico Da Vinci (casa madre Intuitive), con benefici importanti per la persona tra cui per esempio un minor trauma post-operatorio oppure una diminuzione delle perdite ematiche. L’integrazione con le nuove tecnologie ci consente di effettuare una ricostruzione anatomica 3D pre-operatoria, grazie alla quale è possibile studiare e programmare l’intervento chirurgico. E’ anche uno strumento efficiente nel campo della formazione di nuovi professionisti".

Parlando di formazione, esiste ancora oggi un divario di genere nelle cosiddette discipline "Stem", come combatterlo? "La robotica potrà dare il proprio contributo per un cambio di rotta. Le nuove tecnologie in campo medico, infatti, potranno creare le condizioni per formare i giovani medici a distanza abbattendo così le barriere dell’insegnamento e in un certo senso anche i pregiudizi".

A fare il punto sulle varie applicazioni dei sistemi robotici in chirurgia e sulle nuove frontiere è il professor Luca Morelli, direttore del reparto di Chirurgia Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, docente di chirurgia dell’Università di Pisa, e presidente della Fondazione Arpa.

"Ci muoviamo su due binari: tecnologia abilitante e tecnologia facilitante. Nel primo caso si intende che il robot consente di eseguire interventi che altrimenti non sarebbe stato possibile realizzare senza intervenire con metodi di chirurgia tradizionale. Mentre, nel secondo caso si intende l’uso del robot in quanto facilitatore di manovre che potrebbero essere eseguite con altre tecniche meno avanzate dal punto di vista tecnologico. Oggi il nostro intento è quello di rendere gli interventi complessi meno invasivi e in questo il robot è un forte alleato".

Cosa vi attendete in futuro? "C’è molta curiosità di scoprire le nuove frontiere della tecnologia e quali saranno i nuovi strumenti e le possibilità a nostra disposizione. Ci attendiamo una vera e propria rivoluzione dall’implementazione dei robot con l’Intelligenza Artificiale. Quest’ultima potrebbe dare un apporto fondamentale in sala operatoria garantendo una sorta di navigazione real-time, fondendo immagini radiologiche pre-operatorie con gli organi reali, effettuando un’analisi dei movimenti e riconoscendo e segnalando possibili manovre errate o a rischio. Inoltre l’ingresso in commercio di nuovi robot potrebbe fornire una spinta virtuosa alla ricerca applicata grazie ad una sana competizione tra le aziende del settore".