
La festa dell’equipaggio dopo la vittoria dell’ultimo Palio, nel 2019
Il Cadimare riparte da... Cadimare, per continuare a dominare da pirati i mari del golfo. A volte la soluzione è in casa: e non potrebbe essere altrimenti per la borgata regina della disfida remiera, che con 26 successi vede tutti dall’alto, e che nei decenni ha forgiato vogatori diventati simbolo della disfida.Così, la sfida della nuova dirigenza – in barca dal maggio dello scorso anno, e al primo vero anno di programmazione – è stata proprio quello di cercare nel borgo atleti e allenatori, con l’obiettivo di aggiornare la casella dei successi, che vede la borgata a secco da sei anni: troppi, per chi vuole essere sempre protagonista. Tre equipaggi al via, almeno due in grado di lottare per il podio e, forse, per il gonfalone. L’armo junior è praticamente fatto in casa: tutti i quattro vogatori sono cadamoti, così come i due allenatori che li stanno forgiando. Quasi lo stesso vale per l’equipaggio senior, con tre remi cadamoti più l’eterno Tacci, allenati da Alfonso Conte e Giuseppe Grieco, quest’ultimo anche costruttore delle barche da Palio cadamote. E anche l’equipaggio femminile è a forti tinte locali, con due spezzine e due cadamote doc e figlie d’arte come De Martino e Faggioni.
Una scelta che sta piacendo al celebre tifo bianconero, gli Squatters: dopo le proteste degli scorsi anni culminate con l’assenza di tifo al Palio, i colorati e chiassosi supporter sono pronti a fare la loro parte anche domenica. "Questo è il primo vero anno in cui la nuova dirigenza ha potuto organizzare e avviare un progetto condiviso con il borgo, la popolazione e i tifosi – afferma il capoborgata Massimo Fabbri –. Già nell’agosto dello scorso anno abbiamo gettato le basi per una programmazione a lungo termine, oggi c’è un organigramma preciso in cui tutti sanno cosa devono fare per il bene della borgata. Abbiamo riavvicinato i tifosi alla borgata, abbiamo un programma in cui crediamo e che stiamo portando avanti. In questo anno – ricorda Fabbri – abbiamo ammodernato le strutture, abbiamo creato una palestra (nella vecchia sala da ballo della sede della Mutuo soccorso; ndr) di 140 metri quadrati con otto remoergometri e tutta l’attrezzatura per la pesistica, grazie al contributo di uno sponsor, e crediamo sia uno degli impianti più belli di cui possano disporre le borgate. I ragazzi hanno iniziato l’anno allenandosi in una struttura privata, non è stato facile e per questo li ringraziamo. Poi, grazie ai lavori realizzati in paese dal Comune con i fondi del Pnrr, ci è stato consegnato di recente il nuovo ricovero per le barche. Insomma, a Cadimare è in atto un cambiamento importante, nel borgo così come nella borgata".
Una rinascita che vede protagonisti tanti cadamoti. "L’equipaggio e gli allenatori degli junior sono tutti di cadamoti – rimarca con orgoglio Fabbri –. E anche l’equipaggio senior per tre quarti è formato da vogatori locali, e quello donne per metà vede vogatrici di Cadimare, i cui genitori hanno vinto Palii. E lo stesso vale per la dirigenza". Uno sforzo importante che si spera possa portare già i primi risultati domenica. Le ultime prepalio hanno messo un luce l’ottima forma fisica degli equipaggi senior e junior, che possono davvero puntare a qualcosa di importante. "In queste settimane c’è stata una crescita importante dei nostri equipaggi, non solo nei tempi realizzati ma anche nella forma; la preparazione atletica è finalizzata a essere al top della forma fisica per quella domenica. Chi non se ne è accorto e ci ha preso sottogamba, domenica sera rischia di leccarsi le ferite – dice il capoborgata Fabbri –. Sappiamo bene di avere ancora margini di miglioramento, di poter fare ancora meglio. E poi, siamo il Cadimare, siamo il Palio del Golfo, e vogliamo essere protagonisti anche per l’edizione del centenario".