TORRE DEL LAGO (Lucca)
Eleonora Buratto, soprano di fama internazionale, sarà Tosca il primo di agosto. Al suo fianco, il tenore Michael Fabiano nel ruolo di Cavaradossi e il baritono Mikolaj Zalasinski in Scarpia.
È la prima volta al Festival Puccini?
"Sì, finalmente. Non so come, ma ho una certa difficoltà a programmare gli eventi italiani che arrivano quando Europa e America mi hanno già prenotata. Torre del Lago è una meta che non ho ancora raggiunto, quindi sono molto contenta anche se si tratta di una sola recita. La proposta è arrivata col progetto giusto (che ha voluto coinvolgere i grandi artisti) al momento giusto".
Chi è Tosca secondo Eleonora Buratto?
"Ho avuto molta paura ad affrontare questo ruolo fino all’anno scorso, ma l’ho amato da subito. In realtà non ho avvertito realmente le difficoltà conclamate, forse perché prima avevo interpretato quello ancor più temerario di Butterfly".
Una cantante che interpreta una cantante….
"Certo. In certo qual modo attingo a quello che sono anche se il personaggio chiede di esasperare un divismo non esiste più e non mi appartiene. Ma non voglio nemmeno impersonare una gelosa isterica: nel corso dell’opera Tosca si evolve. È come se assassinare Scarpia la facesse maturare improvvisamente e mi piace sottolineare questo cambiamento. Vestire l’abito di Maria Callas? Un omaggio dovuto. E quando ho visto le foto della prima ho subito pensato: che costumi meravigliosi…"
Il suo repertorio è vastissimo: dall’opera barocca al Novecento. Ma soprattutto Verdi…
"Non mi piacciono le etichette e non vorrei essere inquadrata come soprano verdiano. La mia concezione è quella del soprano del passato, capace di interpretare tutto. Certo, nel catalogo di ciascun autore devo scegliere i ruoli che ‘mi stanno bene’: passare dalla Contessa delle Nozze di Figaro di Mozart ad Alice Ford in Falstaff di Verdi, a Tosca non è certo semplice. Dopo Tosca non potrei affrontare immediatamente un Rossini. Devo a Riccardo Muti questa mia flessibilità e gli sono davvero riconoscente: è lui che ha accompagnato il percorso da soprano
lirico leggero a lirico puro. Ma passare
da un ruolo all’altro richiede sempre un periodo-cuscinetto dove ci si ricalibra. Tutte cose che vanno studiate con cura a tavolino".
Lei ha un legame speciale col mondo della moda...
"Sì e ne sono molto lusingata. La moda è importante. Superata la questione del body shaming, oggi se sei in forma è una questione di salute e nessuno si azzarda a dire che hai qualche chilo in più. Collaborare con importanti brand di abbigliamento e gioielleria esalta la mia femminilità e aiuta a sentirmi a mio agio, con la mia personalità e col mio corpo, dato che non sono proprio un’acciughina…".
Chiara Caselli