SIENA
Nel 1944 a Campriano, nel Comune di Murlo, in provincia di Siena, Paolo e Dario, padre e figlio, per quasi sei mesi, ospitarono e salvarono la famiglia di Arturo Cabibbe, composta dalla sorella Fortunata, dal figlio Aldo e dalla moglie Elda, e dalla figlia Rosanna. Il nucleo familiare dei Cabibbe fu nascosto nella canonica adiacente alla pieve di San Giovanni a Campriano a rischio della vita dei proprietari.
Dario Neri era un pittore, amico personale di
Bernard Berenson (uno dei massimi esperti del Rinascimento, uomo di cultura e fondatore della casa editrice Electa). Aveva sposato Matilde, figlia di Achille Sclavo, e decise di correre il rischio di ospitare ebrei, insieme al padre Paolo, proprietario dell’azienda agricola di Campriano.
Arturo Cabibbe, già proprietario della
farmacia Coli alla croce del Travaglio a due passi da piazza del Campo a Siena, fu costretto a fuggire da Siena dopo aver venduto la farmacia ed essere radiato dall’ordine dei farmacisti a seguito delle leggi razziali fasciste. Riparò con la famiglia prima a Lucignano d’Arbia, poi a Campriano su segnalazione del parroco di Lucignano, quando la frazione posta lungo la Cassia divenne meno sicura a causa del passaggio delle truppe tedesche in rotta nell’ultima fase della Seconda guerra mondiale.
Il 3 ottobre 2012 Yad Vashem ha riconosciuto Dario Neri e Paolo Neri come Giusti tra le Nazioni.
(Nella foto, Dario Neri con i figli Paolo e Achille)