Il Carnevale di Viareggio guarda al "Futura": tradizione e attualità per la sostenibilità

Festa / La 151esima edizione del celebre evento che si tiene dal 1873 in Versilia è stata animata da sei sfilate con i carri più grandi d'Europa e del mondo

Il Carnevale di Viareggio è stato il primo grande evento trasmesso nel 1954 dalla Rai

Il Carnevale di Viareggio è stato il primo grande evento trasmesso nel 1954 dalla Rai

“Il Carnevale di Viareggio guarda al futura” è il titolo dell’edizione numero 151 di uno dei carnevali più importanti d’Europa e del mondo. Sei sfilate con i carri allegorici più grandi che ci siano, che dal 3 al 24 febbraio hanno portato emozioni, gioia e divertimento nella città della Versilia. Un’edizione che si è rinnovata anche quest’anno pur mantenendo il suo carattere storico e il coinvolgimento del pubblico con le iniziative limitrofe alle sfilate, come feste notturne nei rioni, appuntamenti culturali, mostre, presentazioni di libri, eventi musicali e sportivi. Tutte iniziative che fanno parte del “Fuori Corso”, il programma che ha arricchito anche nel 2024 il Carnevale di Viareggio avendo come tema centrale “Futura”. L’attualità è ben presente sulle opere allegoriche realizzate dagli artisti della cartapesta viareggini, che in questa nuova edizione hanno voluto promuovere riflessioni e scelte per un futuro migliore e più sostenibile. Una rilettura della contemporaneità che ha ispirato i maestri nella creazione delle opere dei carri, sempre con la consueta creatività e satira, invitando il pubblico ad agire perché ognuno possa compiere delle scelte nel proprio piccolo per un grande cambiamento. Sono state ventinove le opere che hanno sfilato sui Viali a Mare della città della Versilia durante le quattro settimane dell’evento: nove carri di prima categoria, quattro di seconda, otto mascherate in gruppo e otto maschere isolate. In aggiunta, i palazzi storici di Viareggio hanno ospitato sei mostre d’arte che hanno indagato a fondo la contemporaneità partendo dal racconto della storia. Dal futurismo di Vienna alla metafisica di de Chirico, passando per l’omaggio dell’arte a Burlamacco e al maestro del Carnevale Beppe Domenici, fino ad arrivare alla satira creativa di Sergio Staino e ad un progetto speciale ideato e creato da Maurizio Vanni con al centro la mela. Il filo rosso conduttore di queste iniziative è sempre lo stesso, come spiega la stessa organizzazione del Carnevale: “Se la contemporaneità ancora è divisa tra dipendenze, guerre, disastri ecologici, crisi sociali, con l’intelligenza artificiale che avanza a grandi passi, la speranza per un futuro migliore non è utopia, ma l’auspicio degli artisti del Carnevale di Viareggio che stimolano ad agire oggi per costruire un domani migliore”. Ad aprire l’edizione 2024 è stato l’esordio del festival “L’inCanto dei Rioni”, che ha visto protagonisti i bambini interpreti delle canzoni storiche della tradizione e di nuovi brani dedicati ai Rioni viareggini. Nella giornata d’apertura, la tipica parata dei carri inaugurale è stata preceduta dal rito dell’alza bandiera con ospiti d’onore Myrta Merlino e Marco Tardelli, mentre nel giorno di Martedì Grasso (13 febbraio) il Carnevale è stato trasmesso in diretta sulla Rai. Una copertura dell’evento anche a ricordo del fatto che il Carnevale di Viareggio è stato il primo grande evento in diretta trasmesso nel 1954, nell’anno d’inizio della televisione italiana. Ma la manifestazione non è terminata con la giornata finale: grazie alla Cittadella, il Carnevale resta attivo tutto l’anno. Inaugurata il 15 dicembre 2001, si tratta del più grande ed importante luogo della creatività e del racconto del patrimonio artistico e storico della manifestazione. Il più esteso parco dedicato alle Maschere in Europa è stato progettato dall’architetto Francesco Tomassi e si sviluppa con hangar, laboratori e spazi museali tutti disposti intorno alla piazza dedicata a Burlamacco, la maschera simbolo di Viareggio. È nella Cittadella che i maestri costruttori lavorano per realizzare le loro opere e qui troviamo anche il Museo del Carnevale, L’Espace Gilbert, L’Archivio Storico, i laboratori didattici, il bistrot e la sede della Fondazione Carnevale. Tutti luoghi dotati di grande presenza scenica che rendono possibile dare vita al grande evento viareggino per tutto l’anno. A tal proposito il “padre” della Cittadella, l’architetto Tomassi, disse: «I laboratori dei carri trasformano il parco urbano in un “parco animato” da carnevalesche presenze e legato ad un’attività artigianale ed artistica di grande importanza e originalità. La città del carnevale si anima e si caratterizza quindi come struttura di grande valore scenografico». La Cittadella rappresenta quindi uno spazio che con la sua nascita ha cambiato e proiettato nel futuro la celebre manifestazione nata nel lontano 1873.