di Linda Meoni
FIRENZE
Donna in un mondo di uomini. Difficile in particolare se si ha una visione da perseguire. Accade quindi che in questa azienda, un colosso tutto italiano nel settore dell’energia e dei carburanti qual è Beyfin, le questioni del benessere, della parità e della sostenibilità siano prioritarie. E non da oggi, ma ormai da anni. Il tema è caldo e decisamente sentito da Beatrice Niccolai che del Gruppo Beyfin Spa è amministratrice delegata da più di sei anni.
Gender pay gap, ovvero divario salariale uomo-donna: che succede in Beyfin?
"L’argomento mi è caro. L’equità nel trattamento economico è per me il primo atto concreto di parità sociale che un datore di lavoro e un’azienda possono compiere. Naturalmente resta fermo il fatto che le qualità professionali sono il punto di partenza nella selezione di figure strategiche per Beyfin, ma non nascondo un occhio di riguardo di fronte a situazioni particolari come la flessibilità di orario, la conciliazione lavoro-famiglia, il riconoscimento di benefit aziendali oltre alla formazione costante, il lavorare per obiettivi e la valorizzazione della fiducia come base dei rapporti professionali. Caratteristiche che in Beyfin applichiamo senza distinzioni di sesso".
Qual è stato l’impatto al suo ingresso in un mondo così fortemente a traino maschile?
"Sono cresciuta insieme all’azienda fondata dal mio babbo, Luciano Niccolai. Non è stato facile. Solo negli ultimi anni qualcosa è cambiato, con l’ingresso di donne imprenditrici e manager in ruoli strategici. Ma occorrono più innovazione, flessibilità, visione. Mi sono sempre detta che ‘energia’ è un sostantivo femminile. Da qui sono partita per lavorare in azienda e dare una visione e un orizzonte a un gruppo che pensa al futuro ogni giorno, che ha un approccio ai temi della sostenibilità da sempre e anche un senso della comunità ovunque sia presente. Per questo siamo diventati Società Benefit, perché questi valori nel nostro gruppo hanno già fatto storia".
La sua è un’impresa con una forte componente femminile: escluso il dato del personale addetto a mansioni di operaio, per la maggior parte maschile, le donne sono a quota 41,7%.
"Tutto è cominciato con il mio babbo che sin dall’inizio ha voluto crescere un gruppo di collaboratrici che da semplici impiegate sono diventate figure indispensabili in azienda per dedizione, appartenenza e tenacia in anni in cui le donne al massimo facevano le segretarie. Quelle donne sono state il primo seme dell’anima femminile di Beyfin, ben compresa dal mio babbo che infatti ripeteva spesso ‘le donne saranno il motore del futuro in questa azienda’. Da lui e da tutte loro sono certa di aver acquisito la stessa perseveranza e convinzione nel nostro lavoro".
Impegno sociale significa non solo parità di genere, ma anche sostenibilità…
"Stiamo investendo grandi risorse economiche su vettori energetici green come l’idrogeno verde e il biogpl. Recentemente inoltre nelle vicinanze della nostra sede di Campi Bisenzio abbiamo collocato dieci arnie e investito nella riconversione di alcuni boschi nel Parco nazionale Appennino tosco-emiliano con una gestione forestale sostenibile. Percorsi che contiamo di portare avanti nei prossimi anni con concretezza".