Una terra che dà buoni frutti. Il valore dell’agroalimentare. Risorse, bandi, opportunità per sostenere gli investimenti

Nelle tappe toscane di Firenze e Alberese in Maremma riflettori su dinamiche e attese della filiera. A confronto amministratori pubblici, esperti, imprenditori e rappresentanti del mondo del credito. .

Nelle tappe toscane di Firenze e Alberese in Maremma riflettori su dinamiche e attese della filiera. A confronto amministratori pubblici, esperti, imprenditori e rappresentanti del mondo del credito. .

Nelle tappe toscane di Firenze e Alberese in Maremma riflettori su dinamiche e attese della filiera. A confronto amministratori pubblici, esperti, imprenditori e rappresentanti del mondo del credito. .

di Guglielmo Vezzosi

FIRENZE

Puntare i riflettori sui protagonisti del mondo dell’agricoltura insieme alle istituzioni e al mondo del credito. E’ questo in sintesi il Festival Agrofutura, un evento nato da un progetto di Qn, La Nazione e il Resto del Carlino in collaborazione con le Regioni Toscana ed Emilia-Romagna. E’ un viaggio per conoscere imprese, filiere, mercati, eccellenze gastronomiche attraverso le testimonianze di chi crea valore nel settore agroalimentare: agricoltori, imprenditori, istituzioni, scienziati, startupper, chef, giovani e comunità locali. Fino ad oggi si sono svolte 4 tappe: Bologna 16-17 maggio, Firenze 10-11 giugno, Cesena 26 giugno e Alberese (Grosseto) il 21 luglio.

L’evento di Firenze, nella cornice di palazzo Guadagni Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione Toscana, ha approfondito politiche europee, nazionali e regionali per l’agricoltura e l’imprenditoria giovanile e femminile nel settore. Si è anche parlato di innovazione, cibo sostenibile e cultura del paesaggio attraverso l’intervento di rappresentanti delle istituzioni con focus specifici sullo sviluppo socio-economico delle aree rurali. I numeri del resto parlano chiaro: il valore della produzione del settore agricolo in Toscana supera i 3,7 miliardi di euro e sono ben 20mila le aziende legate a 90 Dop e Igp di cibo e vino con un fatturato di 1,4 miliardi di euro.

La giornata ha consentito di approfondire politiche europee, nazionali e regionali per lo sviluppo socio-economico delle aree rurali con il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani e la vicepresidente e assessora all’agroalimentare, Stefania Saccardi, ma anche l’europarlamentare Dario Nardella, membro della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, Patrizio La Pietra, sottosegretario all’agricoltura e Raffaele Nevi, vicecapogruppo vicario di Forza Italia alla Camera dei deputati.

Un ulteriore approfondimento è stato dedicato a “Le dinamiche della filiera agroalimentare toscana: scenari evolutivi, sfide e opportunità” con Denis Pantini, responsabile agrifood e wine monitor Nomisma; Sara Turchetti, ricercatrice area settori produttivi e imprese Irpet; Massimo Vincenzini, presidente Accademia dei Georgofili; Michele Conti, sindaco di Pisa e delegato nazionale Anci per l’agricoltura e Marco Lazzari di Bper Banca, Gruppo che attraverso il servizio Agri Banking, è in grado di fornire risposte personalizzate per la crescita del settore, lo sviluppo delle filiere e valorizzazione del made in Italy.

Il confronto dedicato ad “Agricoltura 4.0“ ha invece visto la presenza di Simone Orlandini, direttore del dipartimento scienze e tecnologie agrarie, alimentari, ambientali e forestali dell’Università di Firenze; Marcello Mele, ordinario di scienze animali all’Università di Pisa; Marco Locatelli, dirigente settore gestione della Tenuta di Cesa. Nel pomeriggio la tavola rotonda con Cristina Manetti, capo di gabinetto della Regione Toscana; Violante Gardini Cinelli Colombini, presidente del Movimento Turismo del Vino; Rossella Rabatti, presidente Cooperativa Toscana Giaggiolo, che hanno parlato di donne e imprenditoria in campo agricolo.

Nel corso della seconda giornata si sono svolte le visite guidate con il Fai, un incontro con Gaetano Genovese (3B Meteo) e Bernardo Gozzini (Lamma) e gli interventi degli chef Giulio Picchi e Filippo Saporito con Stefano Caccavari di Mulinum, nonché con i nutrizionisti Ciro Vestita e Sofia Ballati. Infine paesaggistica e vivaismo al centro con Francesco Ferrini (presidente distretto vivaistico Pistoia), Marco Cappellini (dg Giorgio Tesi Group), Gianluca Cristofori (Allevamenti Verdi 02 Farm) e il divulgatore scientifico Marco Martinelli. E poi laboratori e degustazioni con Donne in Campo Toscana, Arpat e Federazione delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori e dei Colori della Toscana.

L’altra tappa toscana ha avuto come scenario la storica Villa Fattoria Granducale, nella tenuta di Alberese in Maremma, una delle sedi operative di Ente Terre della Regione Toscana. Attenzione concentrata sui possibili tagli alla Politica agricola comune europea (Pac), sulle sfide del cambiamento climatico, la difesa delle tradizioni e sull’importanza di investire in innovazione. Anche in questo caso, con l’intervento di amministratori regionali, tecnici ed esperti, è stata rilevata la centralità dell’agricoltura in una regione come la Toscana ed è emersa apprensione per i segnali non incoraggianti che arrivano dall’Europa proposito delle Pac e dei ventilati tagli ai fondi comunitari, insieme ai possibili danni determinati dalla politica dei dazi imposti dagli Usa, un mercato di sbocco molto importante per tutte le produzioni dell’agroalimentare toscano.

La presenza di tecnici e dei responsabili della tenuta ha consentito di focalizzare l’attenzione sul lavoro di Ente Terre Regionali Toscane, soggetto dipendente della Regione con sedi operative rappresentate dalle tenute di Alberese, nel cuore della Maremma, con i suoi 4mila ettari è una delle più grandi aziende agricole italiane in un’area a protetta; quindi Cesa nell’omonima frazione del comune di Marciano della Chiana (Arezzo) si estende su una superficie di 74 ettari; poi Suvignano (Siena), 680 ettari, trasferita al patrimonio di Ente Terre dall’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) e infine il Parco stalloni (Pisa).

Sono intervenuti il direttore di Ente Terre Regionali, Giovanni Sordi, Rita Turchi, responsabile tutela agrobiodiversità Regione Toscana, Donatella Ciofani, responsabile Banca del Germoplasma-Ente Terre Toscana, Gennaro Giliberti, dirigente del settore Produzioni agricole, vegetali e zootecniche della Toscana, Stefano Pavin capobuttero della Tenuta di Alberese, oltre a Marco Lazzeri di Bper Banca.

Molto importanti anche le tappe in Emilia Romagna: a maggio a Bologna tra Palazzo Pepoli e piazza Minghetti, dove è stata installata una sorta di serra urbana tra natura, design e sostenibilità, sede di confronti e dibattiti. Nel mese di giugno invece Agrofutura Festival ha fatto tappa a Cesena – nella prestigiosa cornice dell’aula magna della biblioteca Malatestiana – per un momento di riflessione su innovazione, sostenibilità e sviluppo del comparto agroalimentare.