di Cristina Degliesposti
BOLOGNA
Dai motori al food, passando per lo sport e i circuiti del benessere: quali saranno le prossime Valley della regione?
"Dopo il successo della Motor Valley e della Food Valley, stiamo lavorando per valorizzare nuove filiere che combinino tradizione, innovazione e identità territoriale – spiega l’assessore al Turismo dell’Emilia-Romagna, Roberta Frisoni –. Tra le più rilevanti c’è la Sport Valley, che mette a sistema grandi eventi internazionali — dal Tour de France alla MotoGP, dalla Formula 1 alla Coppa Davis — con un tessuto diffuso di impianti, associa- zioni e iniziative legate allo sport per tutti. Una Sport Valley che si intreccia fortemente anche con il wellness, grazie alla forte attenzione al benessere fisico e mentale, all’attività fisica, alla presenza di terme storiche, percorsi outdoor, ciclovie, palestre a cielo aperto e politiche volte a promuovere una sana alimen- tazione. A queste si aggiunge l’ambizione di far crescere il turismo culturale".
Agriturismi, fattorie didattiche e percorsi avventura nella natura sono sempre più richiesti dalle famiglie, ma come incentivarli?
"La richiesta di contatto con la natura, spazi aperti, aria pulita e ritmi lenti è in crescita soprattutto dal post Covid in poi. La Regione ha stanziato più di 16 milioni tra risorse regionali e PSR 2023-2027 per bandi rivolti ad agriturismi, fattorie didattiche, enoturismo e agricoltura sociale, puntando proprio alle opportunità di sviluppo che presenta questo settore. Ne vediamo già i primi risultati: i turisti che hanno soggiornato negli agriturismi emiliano-romagnoli nel corso del 2024 sono stati circa 205.000, con un aumento rispetto al 2023 del 3,4% e in recupero significativo rispetto alla situazione pre-pandemia, con un incremento del 24,6%. Tale crescita è attribuibile in particolare all’aumento dei turisti stranieri, la cui presenza è aumentata rispetto all’anno precedente del 13,5% e del 61,4% sul 2019, in netta crescita rispetto al periodo precedente alla pandemia".
Il proliferare di cammini e il ritorno all’escursionismo segnalano un desiderio di attività all’aria aperta: cosa migliorare?
"Con oltre 7.000 chilometri di sentieri e 21 cammini che si snodano tra l’Appennino e la pianura, la regione offre una rete escursionistica e di vie spirituali vasta e variegata, spesso all’interno di aree protette. Tuttavia ci sono alcune aree in cui l’Emilia-Romagna potrebbe migliorare ulteriormente: penso all’accessibilità e inclusività: progetti come “Sentieri Sostenibili” o “Terre di Mezzo, Terre di Tutti” mirano a rendere i percorsi accessibili a persone con disabilità. Per un costante miglioramento, poi non dobbiamo trascurare digitalizzazione e informazione. La Regione ha sviluppato strumenti come il Geoportale e l’app “Maps4You”, che offrono mappe interattive e informazioni dettagliate sui percorsi. Altro asset fondamentale è l’integra- zione con i trasporti pubblici e lo sviluppo di servizi lungo i cammini, come punti di ristoro, alloggi e aree sosta attrezzate".