LISA CIARDI
Agrofutura

Patrizio La Pietra: "La Toscana, laboratorio per l’agricoltura del futuro"

Gli orizzonti di sviluppo dell’agricoltura nazionale tra salvaguardia del territorio e potenziamento delle colture. Il punto con il sottosegretario Patrizio...

Gli orizzonti di sviluppo dell’agricoltura nazionale tra salvaguardia del territorio e potenziamento delle colture. Il punto con il sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra

Qual è oggi il ruolo del comparto agricolo dal suo punto di vista?

"Negli anni il ruolo degli agricoltori è stato svilito da politiche sbagliate, incentrate su un concetto di sostenibilità ecologica eccessivamente spinta. Prima del nostro governo l’Italia era appiattita su posizioni europee che vedevano gli agricoltori come un problema, mentre in realtà sono i veri ambientalisti, perché proteggono il territorio e prevengono i dissesti idrogeologici curando costantemente i territori delle aree agricole, interne, montane. Grazie a un forte impegno del ministro Lollobrigida e di tutto il governo Meloni abbiamo finalmente cambiato l’approccio all’agricoltura, ottenendo la revisione della Pac e ponendo l’Italia come capofila in Europa nel dire no alla carne sintetica, forti della volontà di garantire a tutti noi cibo sano, sovranità alimentare e un’economia solida".

Quali sono le priorità per favorirne la crescita?

"Nei luoghi dove l’agricoltura è stata abbandonata, non c’è più gestione del territorio e gli effetti nefasti si vedono in modo evidente. Inoltre bisogna puntare sull’innovazione nel mondo agricolo. Aprirsi alle nuove tecnologie, a nuovi processi produttivi non vuol dire rinunciare alle proprie tradizioni, che in Toscana e in tutta Italia sono estremamente importanti, ma significa arricchirle di nuove opportunità di crescita".

Per la Toscana servono strategie particolari?

"La Toscana deve essere il laboratorio dove far germogliare il futuro dell’agricoltura italiana. Con il ministro Lollobrigida stiamo riorganizzando una ad una le filiere per garantire il reddito ai produttori, i diritti ai lavoratori, una alimentazione sicura ai cittadini, fondata sul cibo artigiano di territorio, prodotto assicurando benessere e qualità ambientale. Oltre a dire no al consumo di suolo agricolo, siamo inoltre impegnati nella lotta al caporalato e nell’assicurare maggiore sicurezza sul lavoro. Il governo ha messo a disposizione del mondo agricolo e della pesca più di 11 miliardi per sostenere le eccellenze agroalimentari italiane, puntando sul sostegno al credito, agli investimenti, con misure specifiche per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani agricoltori e delle imprese al femminile".

L’agricoltura s’intreccia oggi anche al tema del turismo: può essere utile a gestire meglio il fenomeno dell’overtourism?

"Nelle località più rinomate si riscontra un eccesso di presenze che vanno a detrimento dell’offerta e l’agriturismo può essere una valida alternativa, che va coltivata nel vero senso della parola, perché un turista che scopre la natura e i cibi dei paesaggi rurali sarà un turista contento al suo rientro a casa e che sceglierà di tornare".

Lisa Ciardi