Gennaro Giliberti. Benessere animale: "Toscana all’avanguardia"

Gennaro Giliberti* Quando si parla di allevamenti, oggi non basta più pensare alla produzione: sempre più consumatori vogliono sapere come vivono...

Gennaro Giliberti*

Quando si parla di allevamenti, oggi non basta più pensare alla produzione: sempre più consumatori vogliono sapere come vivono gli animali, in che condizioni, e se ricevono le giuste cure. Il benessere animale è diventato una priorità etica, ma anche economica e sanitaria, che coinvolge allevatori, istituzioni e consumatori. E in questo campo la Toscana si distingue a livello nazionale per la qualità del lavoro fatto e per la strategia a lungo termine. Negli ultimi anni la Regione Toscana ha infatti avviato un percorso pionieristico, fatto di ricerca scientifica, nuove tecnologie e collaborazione con il mondo agricolo. Obiettivo: promuovere modelli di allevamento sostenibili e rispettosi degli animali. Un ruolo centrale lo ha avuto il sistema Classyfarm, sviluppato dal Ministero della Salute e implementato – prima in Italia - dalla Regione Toscana, che consente di valutare - attraverso una serie di indicatori oggettivi - il livello di benessere negli allevamenti. La Toscana è stata quindi tra le prime Regioni a utilizzarlo per premiare gli allevatori virtuosi.

Dal 2022, grazie alla Misura 14 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022, sono stati stanziati oltre 28 milioni per sostenere le aziende che migliorano gli standard oltre i minimi di legge. Più di duemila allevamenti hanno aderito, dimostrando un forte interesse per il tema. E il percorso continuerà con nuovi interventi previsti nel Piano Strategico della PAC 2023-2027, in cui saranno messi a disposizione 20 milioni in tre anni. Accanto al sostegno economico però, si stanno sperimentando soluzioni innovative: dai recinti virtuali per migliorare la gestione del pascolo, alla zootecnia di precisione per monitorare gli animali e ridurre l’uso di farmaci, fino a progetti specifici sulle razze autoctone, come la maremmana.

Le collaborazioni con università e istituti zooprofilattici garantiscono solidità scientifica e concretezza alle azioni intraprese. Non si tratta solo di tutelare gli animali, ma anche di migliorare la qualità dei prodotti, ridurre i rischi sanitari e rispondere alle richieste di un mercato sempre più attento. In definitiva, il benessere animale che si traduce in una migliore redditività dell’allevamento. Un esempio concreto? Il Sistema di Qualità Nazionale per il Benessere Animale (SQNBA), di imminente uscita, che consente ai consumatori di riconoscere, già sugli scaffali, i prodotti provenienti da allevamenti rispettosi.

In un tempo in cui la fiducia verso il cibo è un valore sempre più ricercato, l’impegno della Toscana mostra come sostenibilità, innovazione e benessere (non solo degli animali, ma anche dei consumatori e, perché no, degli stessi allevatori) possano camminare insieme. Perché produrre bene significa, sempre di più, produrre in modo giusto.

*Dirigente del Settore Produzioni agricole, vegetali e zootecniche. Promozione. Sostegno agli investimenti delle imprese agricole e agroalimentari - Regione Toscana