CRISTINA BELVEDERE
Cronaca

Visita-lampo di Invitalia al sito Beko. Stimato il valore dell’immobile

Intanto i sindacati lanciano un appello: "Il Governo legiferi sugli ammortizzatori sociali da mettere in campo"

Intanto i sindacati lanciano un appello: "Il Governo legiferi sugli ammortizzatori sociali da mettere in campo"

Intanto i sindacati lanciano un appello: "Il Governo legiferi sugli ammortizzatori sociali da mettere in campo"

Il minivan con i vetri oscurati e a bordo quattro ingeneri di Invitalia, incaricati di fare una valutazione del sito produttivo di Beko a Siena per conto del ministero, ha attraversato i cancelli dello stabilimento ieri alle 11,45. All’esterno, i lavoratori in presidio permanente, riuniti in assemblea con i sindacati. I quattro tecnici arrivati da Roma, guidati da due dirigenti della multinazionale turca, hanno esaminato gli spazi destinati alla produzione e le centrali di approvvigionamento energetico, soffermandosi anche sulla situazione ambientale. Il sopralluogo è durato circa un’ora, quindi i tecnici sono ripartiti in gran velocità. Il loro compito sarà stilare una relazione con una stima del valore del sito produttivo, in modo da consntire al ministero dell’Economia di presentare un’offerta alla Duccio Immobiliare srl, proprietaria dell’area.

Poco prima della partenza della delegazione ministeriale, sindacati e Rsu hanno incontrato negli uffici di viale Toselli Maurizio David Sberna, responsabile delle Relazioni esterne di Beko Europe. Massimo Martini, segretario Uilm di Siena, non ha dubbi: "La presenza di Invitalia è utile a far maturare la volontà di acquisizione del sito. Gli ingegneri hanno fatto una valutazione complessiva dell’area produttiva, per aprire le trattative con Dubbio Immobiliare srl. Quanto a noi, ci aspettiamo che non si trovino ostacoli e che non si speculi sull’operazione". E sull’incontro con Sberna: "Ha sempre partecipato ai tavoli al ministero. Con lui abbiamo approfondito i contenuti dell’accordo firmato il 14 aprile – le parole di Martini –: chiediamo all’azienda di velocizzare le procedure per le uscite volontarie e al Governo di stabilire quali ammortizzatori sociali applicare ai lavoratori senesi".

Categorica Daniela Miniero, leader di Fiom Cgil di Siena: "Ci appelliamo al Governo affinché chiarisca lo strumento da usare per la cassa integrazione nei prossimi due anni, perché serve una norma ad hoc". Miniero ricorda: "La cassa integrazione a zero ore non può essere per dismissione, ma per ristrutturazione del sito in continuità lavorativa". Poi aggiunge: "Per noi il presupposto imprescindibile è la tutela di tutti i 299 lavoratori e il futuro industriale della città, serve quindi un elemento normativo che il Governo non ha ancora legiferato". E infine: "Monitoreremo affinchè i tempi non siano eccessivamente lunghi – la conclusione della segretaria Fiom –. Va data concretezza ai contenuti dell’accordo. Anche il tavolo in Regione con il presidente Giani è stato molto operativo. Diciamo che ora sono in campo tutti i giocatori, ma che la partita vera deve ancora iniziare".