Lezioni sospese all’Università per il Ramadan, il rettore Montanari: “La cultura islamica non è nemica”

La lettera alla comunità accademica: “È importante dare un segno preciso di amicizia e condivisione”

Siena, 30 marzo 2024 – In una lettera alla comunità accademica il rettore dell’Università per Stranieri di Siena Tomaso Montanari spiega la decisione di sospendere le lezioni per la festa di fine Ramadan, il 10 aprile, e per il Kippur, l’11 ottobre. “Il messaggio deve essere forte e chiaro – sottolinea il rettore –: il nostro contributo alla ridefinizione di una ‘identità’ occidentale è anche quello di affermare chiaramente che la cultura islamica non è nemica, non è una minaccia. Anzi: proprio in Italia possiamo affermare che nell’intreccio multicolore della nostra storia collettiva c’è anche il filo, così meraviglioso, della cultura dell’Islam”.  

“In questo momento terribile, un momento in cui tutto l'Occidente si fa complice del massacro senza fine di Gaza - aggiunge Montanari -, è importante dare un segno preciso di amicizia e condivisione con le persone che - fra noi, a Siena, in Italia e nel mondo - si riconoscono nella cultura islamica”. “È vero - sottolinea ancora -: riconoscere una festa religiosa è forse un atto imperfetto, parziale. Ma rientra nel codice convenzionale (e per la verità assai poco laico) per cui l'università italiana sospende le lezioni per l'Immacolata Concezione di Maria, o per l'Epifania del Signore. Ecco: vogliamo aprire un varco in questo codice confessionale, chiuso e autoreferenziale. Nel prossimo futuro, come comunità accademica dovremo trovare altri segni visibili di pluralità e inclusione. In questo tremendo 2024, tuttavia, è doveroso e urgente dare un segnale di amicizia, solidarietà, condivisione a una comunità terribilmente colpita”.