GIUSEPPE SERAFINI
Cronaca

Una Carta per la tutela del cavallo

Nel programma dei tre giorni a Piancastagnaio in occasione del programma Equiraduno per il Giubileo 2025, si è tenuto ieri...

Nel programma dei tre giorni a Piancastagnaio in occasione del programma Equiraduno per il Giubileo 2025, si è tenuto ieri...

Nel programma dei tre giorni a Piancastagnaio in occasione del programma Equiraduno per il Giubileo 2025, si è tenuto ieri...

Nel programma dei tre giorni a Piancastagnaio in occasione del programma Equiraduno per il Giubileo 2025, si è tenuto ieri nella saletta comunale un incontro dedicato agli interventi assistiti con il cavallo, con l’obiettivo di promuovere progetti territoriali fondati sulla relazione uomo-animale, l’inclusione sociale e il benessere condiviso.

Un incontro in cui è emersa la volontà di fare di Piancastagnaio un centro di confronto e approfondimento sugli interventi assistiti e la redazione di una Carta di Piancastagnaio, che raccoglierà princìpi, obiettivi e azioni concrete per lo sviluppo del settore. Un incontro operativo sarà convocato a breve per coinvolgere tutti i soggetti interessati. Erano presenti Massimiliano Ermini, consultore del progetto sul cavallo del Comune di Piancastagnaio, l’assessore alla cultura Pierluigi Piccini, l’assessore allo sport Claudia Vagnoli e Maurizio Rosellini.

Moderato da Maria Lucia Galli, psicologa e giornalista, il confronto ha coinvolto esperti, operatori sanitari e istituzioni. Laura Contalbrigo, dirigente sanitaria e referente dell’Istituto zooprofillatico, ha illustrato il quadro normativo, sottolineando la necessità di formazione qualificata. Chiara De Santis del Tavano, psicologa dell’associazione ’Il giardino di Filippo’ (Viterbo), ha approfondito il ruolo del cavallo nella crescita affettiva e motoria del bambino. Annalisa Marnoni e Alessio Caruso, del Centro “Vittorio di Capua” dell’ospedale Niguarda di Milano, hanno descritto il funzionamento di un centro specializzato. Cinzia Pieraccini della ’Fondazione Fabrizio Moretti’ ha illustrato il modello toscano fondato su reti locali, Asl, comuni, terzo settore. Gianni Pratelli medico veterinario ha richiamato l’attenzione dei presenti sul rispetto delle esigenze naturali dell’animale.