
L’immagine dei grembiuli colorati pubblicata sulla pagina social del Comune di Torrita di Siena, all’annuncio della novità
Il sindaco Giacomo Grazi, come al solito, non le manda a dire e sulla sua pagina social parla di "cromofobia, nota come fobia e disagio a certi colori, magari vivaci e solari". Il riferimento è all’ultima polemica sul noto provvedimento per i grembiuli colorati. Ieri si è fatta sentire la Lega, con una nota sottoscritta da Tiziana Nisini, vice segretario regionale, Filippo La Grassa, commissario provinciale, Pietro Ventura, commissario sezione Alta Valdichiana. Da loro viene espressa "forte contrarietà alla decisione del Comune di Torrita di Siena di sostituire, dal prossimo anno scolastico, i tradizionali grembiulini rosa e azzurri con modelli colorati (rosso, giallo e verde) per i nuovi iscritti della scuola dell’Infanzia. Dietro un apparente cambiamento estetico, si nasconde, invece, un chiaro messaggio ideologico, come si evince dalle dichiarazioni dell’assessore all’istruzione e vicesindaco Natascia Volpi e dall’assessore alle pari opportunità Fabiana Caroni, che parlano di “uguaglianza” e “superamento degli stereotipi di genere”.
Per la Lega i bambini "devono crescere in un ambiente sereno, lontano da imposizioni politiche; le decisioni scolastiche devono essere condivise con le famiglie e gli organi collegiali. La scuola deve restare un luogo neutro e votato alla normale didattica, dove contano educazione e rispetto, non l’ideologia ed un malcelato indottrinamento fin dalla tenera età".
Nei giorni scorsi l’annuncio del Comune: "Da settembre le bambine e i bambini iscritti alla classe prima indosseranno grembiuli gialli, verdi e rossi. L’amministrazione comunale ha deciso di regalarne uno ad ognuno, come iniziativa per superare gli stereotipi di genere che hanno finora implicato grembiuli rosa per le femmine e azzurri per i maschi. I nuovi grembiuli saranno distribuiti nei primi giorni di settembre, ma già da ora si stanno avvisando le famiglie che potranno così tener conto di tale iniziativa nei propri acquisti".
Il sindaco Grazi osserva ancora: "Se parlamentari intervengono su un tema come questo, mi viene il sospetto che a livello nazionale non abbiano granché da fare in questo periodo... Noi abbiamo solo fatti regali ai bambini, da anni non c’è più l’obbligo del colore per maschi e femmine, ma solo di portare il grembiule per sporcarsi il meno possibile. È facoltà infatti dei genitori scegliere il colore del grembiule che più piace".