LAURA VALDESI
Cronaca

Baby gang di Piazza del Mercato, 6 giovanissimi "condannati" ai servizi sociali

Il tribunale dei minori ieri ha detto sì alla messa alla prova per i 6 giovanissimi che a vario titolo hanno fatto rapine, lesioni e furti nel centro storico

La polizia nei giardini di Salicotto

Siena, 30 giugno 2021 - I bulli di Piazza del Mercato dovranno fare un anno di messa alla prova, per due di loro che avevano posizioni ritenute più lievi basteranno 10 mesi. E solo al termine di questo periodo nel quale dovranno filare dritto, effettuando un percorso di socializzazione a tutto tondo, di recupero e di lavori utili anche per la comunità, il tribunale per i minori deciderà se estinguere o meno i reati che, a vario titolo, venivano loro contestati. Molto gravi per essere così giovani: associazione a delinquere finalizzata a rapine, lesioni e furti. Così è stato deciso ieri alle 19.50, dopo 45 minuti di camera di consiglio ed una lunghissima discussione davanti, appunto, al tribunale dei minori di Firenze iniziata quasi alle 16. 

Si chiude così (almeno per il momento) una vicenda che aveva destato grande allarme sociale a Siena perché il gruppetto di ragazzi spradroneggiava in piazza del Mercato ma anche in altre vie del centro storico. Un atteggiamento aggressivo che dopo la bravata del 15 agosto scorso, quando picchiarono un ragazzino di Contrada per prendergli un euro, e il pestaggio in autunno di un senza tetto a due passi da San Francesco, innescò la reazione della polizia.

Al termine di un’inchiesta durata alcuni mesi, coordinata direttamente dal procuratore Antonio Sangermano, il 5 gennaio la Mobile bussò alla porta di cinque giovanissimi per eseguire la misura cautelare del trasferimento in comunità per quattro di loro mentre un senese aveva avuto l’obbligo di stare in casa. Un sesto, che vive a Siena, risultava solo indagato. Ebbene quest’ultimo, difeso dall’avvocato Liviana Grazzi, ha ottenuto la messa alla prova per 10 mesi, come pure un altro minorenne, assistito da Enrica Borgianni.

Durerà invece un anno per gli altri quattro che avevano posizioni di maggiore rilievo che si erano affidati agli avvocati Francesco Pletto, Alessandro Lottini (era presente in aula il collega Matteo Ronzini), Benedetta Cappelli ed Enrico Buoncompagni. Tre imputati erano collegati via computer, altrettanti presenti in aula. Il pm aveva dato parere favorevole alla messa alla prova. Vale a dire al percorso di reinserimento e risocializzazione che, chi è ancora in comunità effettuerà all’interno della struttura, chi invece è libero svolgerà in altre realtà. Se al termine dei 10 mesi e per quattro ragazzi di un anno risulterà che sono stati bravi, torneranno davanti al giudice che dichiarerà estinto il reato.