MARCO BROGI
Cronaca

"Siamo tutti sulla stessa barca". Nel mare della solidarietà. L’iniziativa in piazza Mazzini

Appuntamento domani alle 18 a Poggibonsi per lanciare un forte segnale di pace

Appuntamento domani alle 18 a Poggibonsi per lanciare un forte segnale di pace

Appuntamento domani alle 18 a Poggibonsi per lanciare un forte segnale di pace

E’ un’onda che vuole diventare mare. L’onda è sempre più grande anche perché il passaparola corre veloce sui social. L’idea di una Flash mob a Poggibonsi per la Global Sumud Flotilla nasce da tre persone, Dario, Carmela, Fabio, ma sono già oltre un centinaio tra uomini e donne di Poggibonsi e Colle che hanno già risposto presente a "Siamo tutti sulla stessa barca", una iniziativa che suona come un invito a rimanere umani e non girarsi dall’altra parte quando muoiono di fame, di sete e di bombe gli innocenti. "Con alcune amiche e amici pensavamo di fare anche qua una cosa, piccola, ma quella possiamo fare - raccontano i tre promotori -. Costruire e invitare tanti a costruire tante barchette di carta, colorate o no, con il proprio nome o con una parola chiara per dire che siamo con Global Sumud Flotilla, con chi porta aiuto alla popolazione palestinese, contro chi la massacra e contro chi, complice, non sanziona Israele. Questo ci piacerebbe fare. Mettere tante barchette in piazza Mazzini a Poggibonsi, domani dalle 18. Ci proviamo?".

Un appello alla solidarietà che non sta passando inosservato.. Hanno già aderito infatti Cgil, Anpi, Arci, Libera, Rete Senese contro il Riarmo, Centro Culturale delle Donne Mara Meoni, Archivio UDI, Non Una Di Meno, Rete SiSolidal, Associazione Futura, Oltremani, Auser, Sunia, Left, Serpe Regolo. Saremo presenti con tante barchette di carta per sostenere la missione umanitaria della Global Sumud Flotilla. "Noi saremo gli occhi vigili sulla missione di pace e solidarietà. Siamo tutti Global Sumud Flotilla!" afferma Cgil. Possono aderire tutti liberamente: singoli cittadini, ma anche associazioni.

"Siamo tutti sulla stessa barca" va oltre i partiti e le appartenenze politiche, l’unica bandiera è quella dell’umanità. "Non ci stiamo a essere spettatori del naufragio, anzi: ‘spietatori’ del naufragio - commenta con un amaro gioco di parole uno dei promotori dell’iniziativa - Dobbiamo dire e, soprattutto, fare qualcosa". La sensazione, se non la certezza, è che domani saranno tante le barchette di carta nella centralissima piazza della stazione di Poggibonsi. Barchette fragili ma coraggiose nel mare della solidarietà. Un’invasione, ovviamente pacifica, di coloratissime barchette di carta. Proviamoci a lanciare lampadine nel punto più nero, a correggere le brutture della vita e degli uomini. Questo fiume di odio intorno a noi sta salendo, esonda ormai. Siamo stelle piccole, nate per brillare, la follia è che ci sia chi può spegnerci a può. Dove sei finita umanità, qui c’è fame di pietà,, batti almeno un colpo se ci sei. Quelle barchette, se potessero parlare, forse direbbero qualcosa di simile a questo.