
’La Prima Goccia’: lo stabilimento dell’azienda di Chianciano Terme ha aperto le sue porte. Il ceo Stefano Santoni: "Vendiamo in tutto il mondo, ma il nostro futuro è ancora qui".
Continua a crescere la Gabriello Santoni, azienda storica di Chianciano Terme, oggi guidata dal ceo Stefano Santoni. Con quasi 5 milioni di euro di fatturato e oltre 1,3 milioni di bottiglie vendute ogni anno, di cui il 90% destinate all’estero in 35 Paesi, il marchio si conferma ambasciatore del gusto toscano nel mondo. Un percorso che non si ferma: nei giorni scorsi l’azienda ha presentato al Comune una richiesta di ampliamento dell’impianto di imbottigliamento, segno concreto della volontà di continuare a investire sul territorio, creando opportunità occupazionali e innovazione.
Operatori e personalità del territorio hanno potuto vivere da vicino lo spirito di casa Santoni; lunedì sera "La Prima Goccia": un evento speciale, una serata all’insegna della valorizzazione dei prodotti d’eccellenza. Un evento partecipato e curato nei dettagli, che ha trasformato lo spazio produttivo in un luogo di incontro, convivialità e racconto. I presenti hanno potuto degustare i prodotti Santoni, scoprire i retroscena della loro lavorazione e ascoltare dalla viva voce del management la storia ed i progetti che attendono l’azienda nei prossimi anni.
"Aprire le porte della nostra sede – ha sottolineato Stefano Santoni – significa condividere con la comunità non solo i risultati raggiunti, ma soprattutto i progetti che ci attendono. Chianciano è la nostra casa e da qui vogliamo continuare a crescere insieme". Uno dei punti di forza dell’azienda è rappresentato dalle persone: negli ultimi anni il numero di dipendenti è salito a venti con molte donne e giovani assunti.
Il cuore della produzione resta a Chianciano Terme, ma lo sguardo è rivolto al mondo. La linea di prodotti comprende oltre dieci etichette, tra cui il celebre Rabarbaro Santoni e l’Amaro di Chianciano, che hanno conquistato premi e riconoscimenti internazionali. Non è un caso che il marchio Santoni sia oggi presente nei migliori cocktail bar d’Europa e che il nome di Chianciano compaia a Londra e New York. Negli ultimi anni l’Amaro ha ricevuto premi prestigiosi, in concorsi di livello mondiale grazie anche alla collaborazione con mixologist di fama come Simone Caporale.
Ogni bottiglia che parte da Chianciano porta con sé non solo qualità, ma anche un pezzo di identità toscana, un racconto di territorio che si diffonde nel mondo. "Il nostro futuro – ha concluso Santoni – lo immaginiamo qui, dove tutto è cominciato. Con le persone, con il territorio e con la passione che da sempre ci guida".