
Caccia al ladro che sta facendo sparire dalle attività economiche a San Gimignano i salvadanai destinati alla raccolta delle mance
Quando si dice che il ladruncolo è quasi sempre dietro l’angolo, specialmente quando c’è il pieno di turisti, prima o poi torna sul luogo del delitto o giù di lì. Dalle case, alle botteghe, ai bar e via dicendo. Si ruba perfino il maialino-salvadanaio di terracotta. Non quello in vendita si intende, ma quello sul banco dei negozi o dei bar, con la speranza che sia pieno. Succede anche questo dentro le mura di San Gimignano, dopo la cassetta delle elemosine svuotata nella chiesa di Santo Bartolo, in Duomo e via dicendo, è stata ripulita la cassaforte dei negozi per turisti e per tre volte ai generi alimentari il registratore di cassa è stato scaraventato a pedate in mezzo alla strada e svuotato. Questa volta il ladro è un uomo sulla cinquantina, secondo il racconto dei commerciati colpiti e le telecamere di sorveglianza che lo hanno filmato sia dentro che fuori il bar e il negozio con le mani del sacco. Mescolato con il turismo che trabocca ogni mattina fra le lastre e le piazze dopo un giro di ispezione da porta a porta, è passato all’azione. Cosa si è messo in tasca ? Quasi incredibile questo inedito e singolare furto: il ladfro ha fatto sparire in un batter d’occhio il silenzioso e innocuo maialino di terracotta appoggiato sopra il banco del bar o di altre botteghe, usato sia per le mance al personale o per qualche associazione di beneficenza e di solidarietà. L’uomo si è dileguato nel nulla con il maialino sottobraccio mescolato in mezzo alla confusione della gente a passeggio. L’operazione si è ripetuto in almeno quattro negozi con sopra il banco il maialino di terracotta e non solo sotto le torri, ma in tutta la Valdelsa: sul caso indagano gli uomini dell’Arma dopo le denunce degli operatori economici.
Romano Francardelli