MASSIMO CHERUBINI
Cronaca

Ragazzi aggrediti sull’Amiata. Calci e pugni nella notte "Una vera spedizione punitiva"

Paura tra i giovani che avevano partecipato a ’Festa al Bosko’, la polemica sui social. Prima le cure al Pronto soccorso, poi le denunce. Sul caso ora indagano i carabinieri.

Del caso si stanno occupando i carabinieri

Del caso si stanno occupando i carabinieri

La notte in montagna diventa spaventosa per un gruppo di giovani. Aggrediti, colpiti alle spalle, sbattuti a terra, centrati da calci in testa da chi denuncia di aver subìto una vera "spedizione punitiva". Alla fine in tre vanno al pronto soccorso, altri restano segnati da momenti di folle violenza. E’ accaduto la notte di Ferragosto poco sopra al primo rifugio della montagna amiatina. Là si teneva ’Ferra il Bosko’, tradizionale appuntamento estivo con la montagna. Si è svolta, come avviene da molti anni, in piena regolarità in un’area ben definita. In tante zone della montagna sono state piantate centinaia di tende per trascorrere la notte di ferragosto al fresco. Una parte di queste, una cinquantina, erano sistemate poco distanti da dove c’era il ’cuore della festa’. Una cinquantina di tende, oltre cento giovani nell’area non sorvegliata dagli organizzatori di Ferra al Bosko. Prima di dormire si parla, si canta, si scherza. Verso le 2 della notte scoppia la violenza. Irrompe una decina di persone che inizia a picchiare con violenza un gruppo di ragazzi. Una delle tende viene incendiata. Passano diversi minuti prima che gli aggressori scappino. La festa è finita, ci sono dei feriti che vengono portati al pronto soccorso. Nessuno chiama il 112, non viene chiesto nessun aiuto. E pensare che in zona ci sono una decina di carabinieri, un gruppo di volontari per gestire la sicurezza. Nessuno, tra i tanti presenti, vicini a dove avviene il fatto, si accorge di nulla. La notizia inizia a circolare al mattino. Ci sono le prime denunce. I carabinieri della Tenenza di Abbadia San Salvatore avviano, coordinati dai colleghi della Compagnia di Montalcino, le indagini. Alcuni dei giovani aggrediti pare abbiano riconosciuto alcuni degli aggressori. Ci sarebbero anche alcuni extracomunitari. Sui social la notizia diventa virale. "Una grande festa, che coinvolge tutti i comuni dell’Amiata non può trasformarsi in violenza. Quello che è accaduto nella notte di ferragosto – dice il sindaco Niccolò Volpini – è di una gravità inaudita, intollerabile, inammissibile. Esprimo la mia vicinanza alle famiglie dei ragazzi vittima di questa violenza. Auspico che il corso delle indagini porti alla individuazione dei responsabili. La festa non si fermerà".