
Decisivo l’intervento del capotreno per salvare la ragazzina senese
Siena, 11 dicembre 2024 – L’ha molestata. Toccandole una gamba e avvicinando una mano alle parti intime della giovanissima. Momento di panico mentre era seduta, da sola, nello scompartimento del treno regionale che da Grosseto andava a Livorno, nel tratto fra Cecina e Rosignano. Uno choc per la ragazza, 21 anni, che vive in un paese della cintura periferica di Siena. Ha chiamato subito la polizia e denunciato il 33enne ora davanti al giudice dell’udienza preliminare a Livorno con l’accusa di violenza sessuale. A gennaio l’udienza per fatti che sono sempre più all’ordine del giorno della cronaca giudiziaria. La giovane si è costituita parte civile attraverso l’avvocato Luigi De Mossi.
Tutto inizia il 21 maggio 2023. La ragazza, che era da sola, raggiunge di corsa il capotreno. E’ spaventata. Racconta la disavventura. E il motivo della sua fuga. Mentre viaggiava appunto verso Livorno, seduta nello scompartimento da sola, dopo alcune fermate era salito nel regionale un ragazzo. Si era seduto nella stessa carrozza e, dopo aver osservato la ragazza, secondo il racconto di quest’ultima, ha tentato quasi subito un approccio verbale. Di fronte al suo ’no’ ha tentato di avere un contatto fisico con la ragazza che ha subito cercato di allontanarsi dallo scompartimento ma il giovane si è frapposto da dov’era seduto per impedirle di uscire. E per evitare che andasse via. Toccandola e cercando di raggiungere le parti sensibili del corpo. A quel punto la ragazza era scappata nel corridoio correndo a cercare il personale mentre lui le andava dietro.
Viene immediatamente avvertita la polizia che invia alla stazione di Rosignano una volante per gli accertamenti. I sovrintendenti prima verificano come sta la giovane, si prendono cura di lei. Poi chiedono di identificare il 33enne che cerca invece di allontanarsi. E di fuggire. I poliziotti avrebbero cercato di trattenerlo anche per evitare che potesse finire sui binari dove stava transitando un altro treno. Ma la reazione dell’uomo è forte. Violenta. Causa lesioni ai poliziotti che, comunque, riportano conseguenze guaribili in pochi giorni: trauma ad una spalla per un agente, contusione al ginocchio e alla caviglia dell’altro. Viene fermato con la pistola ad impulsi elettrici. Una reazione per cui era stato indagato e ha scelto di patteggiare nove mesi, pena sospesa, sempre nel maggio 2023.