Molestata al lavoro dal collega più anziano: “Volevo licenziarmi”. Ora è stato condannato

L’uomo, 54 anni, l’avrebbe palpeggiata e tentato continui approcci. La vittima, più giovane di venti anni, aveva pensato di lasciare il posto. Poi la denuncia. La sentenza: un anno e otto mesi per violenza sessuale

Le indagini sono state svolte dai carabinieri

Le indagini sono state svolte dai carabinieri

Pistoia, 9 aprile 2024 – Lei giovane impiegata, lui autista e manutentore della stessa azienda. Le occasioni per restare da soli non erano molte ma sarebbero state usate dall’uomo, di venti anni più grande di lei, per fare avances anche molto esplicite, fino ad arrivare alle violenze: in più occasioni lui avrebbe provato a palpeggiarla sul seno e nelle parti intime, fino a quando lei gli aveva espresso il suo diniego con fermezza. I fatti risalgono alla primavera del 2022, e sono avvenuti in un’azienda della nostra provincia, dove i due impiegati lavoravano, lei come receptionist e lui come autista.

Gli episodi sarebbero accaduti tra aprile e giugno, fino a quando la giovane donna, esasperata, aveva deciso di denunciare la situazione, prima parlandone con i datori di lavoro e poi presentandosi alla stazione dei carabinieri del paesino.

Le indagini, svolte dai carabinieri e dirette dal sostituto procuratore Giuseppe Griceo, hanno portato ala richiesta di rinvio a giudizio: l’uomo, 54 anni, è stato infine condannato ieri mattina (in abbreviato) dal gip Patrizia Martucci a un anno e otto mesi di reclusione (pena sospesa) per il reato di violenza sessuale. La donna, difesa dall’avvocato Francesca Barontini del foro di Pistoia, si è costituita parte civile, mentre l’imputato è difeso dagli avvocati Agnese Aiazzi e Michela De Luca del foro di Prato. L’uomo si è sempre dichiarato innocente, e la difesa ha sottolineato il rapporto di confidenza tra i due colleghi.

Gli approcci sarebbero avvenuti in più occasioni. Una volta lui la stava accompagnando al suo alloggio, nei pressi dell’azienda per la quale entrambi lavorano: approfittando di essere soli nell’auto lui le aveva toccato il seno e si era spinto anche sulle cosce, fino a che lei lo aveva dovuto fermare. In un’altra occasione, era stata lei a chiamarlo nel suo alloggio, per una riparazione, in qualità di manutentore, ma lui ne avrebbe approfittato per tentare un approccio sessuale. Oltre ai palpeggiamenti ci sarebbero state le frasi a chiaro sfondo sessuale, che lui le avrebbe rivolto, anche sul posto di lavoro, gettandola in un grave imbarazzo. Per un periodo, la giovane impiegata aveva pensato anche di lasciare l’impiego, poi si era convinta a parlarne con i titolari, che le hanno fornito anche un sostegno psicologico di un professionista e hanno allontanato, prima temporaneamente e poi definitivamente, il collega più anziano.

M. V.