
La vicenda era stata denunciata all’Arma dei carabinieri
Siena, 21 maggio 2025 – Un normale viaggio in bus, fra Siena e Rosia. Ma quella volta non era stato come sempre. Magari ascoltando musica con le cuffiette oppure chattando con le amiche sul cellulare. Era accaduta una cosa che mai si sarebbe aspettata. Un uomo, molto più grande di lei e che conosceva bene, le aveva riservato attenzioni particolari. Molestie sessuali avvenute a bordo della corsa che dal capoluogo porta nella frazione del comune di Sovicille. Finite sotto la lente della procura della repubblica che ha chiesto il rinvio a giudizio del 50enne, difeso dall’avvocato Vincenzo Di Benedetto. Ieri si è tenuta l’udienza preliminare davanti al gup Andrea Grandinetti ma non c’è stata la discussione sul caso, l’ennesimo, che vede giovanissime presunte vittime di reati del Codice rosso. La decisione è slittata a settembre quando l’imputato potrà decidere se optare, eventualmente, per riti alternativi.
I due si trovavano sullo stesso bus, nel marzo 2024. Si conoscevano bene, anche se lui ha 50 anni e lei una ventina. Poteva dunque essere sua figlia. La giovane non avrebbe mai pensato di correre rischi vicino a lui. Invece, incredibilmente, le avrebbe appoggiato una mano sulla gamba. Facile immaginare lo sconcerto. L’incredulità nel comprendere che quelle attenzioni le venivano riservate proprio da quel volto noto di cui si era sempre fidata. Che si era addirittura spinto oltre, cercando di baciarla.
La ragazza non si è costituita parte civile anche se la denuncia è stata presentata. Non era presente dunque ieri in tribunale. Ma i fatti, l’approccio dell’adulto, sarebbero stati ripresi dalle telecamere che si trovano ormai da tempo a bordo degli autobus anche per garantire la sicurezza degli autisti. Un filmato riprenderebbe il momento nel quale si è verificato l’approccio. Tentata violenza sessuale il reato per cui l’uomo, residente nel comune di Sovicille, è stato indagato.