’Pop Love’ Il debutto in Fortezza

’Pop Love’, la nuova produzione della Compagnia Con.Cor.D.A/Francesca Selva - realizzata con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana e Istituzione Le Mura - debutta a Siena a ’Sboccia L’Estate’, la rassegna a cura del direttore artistico dei Teatri di Siena Vincenzo Bocciarelli che già nella sua prima edizione aveva riscosso un grande successo perché unisce prosa, danza, musica e improvvisazioni teatrali nei luoghi più suggestivi della città.

Domani alle 21.15 la Fortezza Medicea farà da cornice ideale allo spettacolo a firma della coreografa italofrancese Francesca Selva trasformandosi in un interno notte sotto le stelle, dove c’è una radio accesa, una festa e dei ragazzi felici e innamorati che stanno vivendo – o almeno così sembra - un momento di serenità nella sicurezza di una casa. Ma sarà poi davvero così? Siamo davvero al riparo da tutto ciò che ci succede intorno?

Lo scopriremo assistendo allo spettacolo della Compagnia residente a Grosseto, interpretato da Valentina Foschi, Irene de Santis, Luciano Nuzzolese, Valerio Palladino e Cosimo Vittorione e la voce narrante di Francesco Tozzi. In questo straordinario lavoro il cui soggetto è di Marcello Valassina, la ricerca coreografica di Francesca Selva esplora ancora una volta il senso di fragilità dell’esistenza e l’inquietudine della società contemporanea, ma con una visione insolita dove l’azione scenica svela un finale inaspettato.

Il tutto condito con una scelta musicale che ripercorre la storia della musica pop e nazionalpopolare attraverso brani ben riconoscibili nella memoria collettiva. Che cosa significa amare ai giorni nostri? Francesca Selva prova a rispondere a questa difficile domanda sostenendo che sia l’amore collettivo – non quello individuale – a curare le ferite del mondo. È questo il messaggio che ’Pop Love’ porta con sé.

In un momento storico contrassegnato da divisioni e guerre – spiega Marcello Valassina, direttore artistico di Con.Cor.D.A./Compagnia Francesca Selva – ci piace pensare che mettere in circolo l’amore, renderlo popolare e accessibile a tutti, nutrirlo di gesti di cura e di solidarietà, sia il modo migliore per immaginare e contribuire a creare un mondo più giusto".