REDAZIONE SIENA

Ok all’Ops su Mediobanca. Il Monte centra il 38,5%

Superata la quota minima. Aderiscono Del Vecchio, Caltagirone e Benetton. Oggi cda di Piazzetta Cuccia sul nuovo prezzo offerto da Rocca Salimbeni.

Superata la quota minima. Aderiscono Del Vecchio, Caltagirone e Benetton. Oggi cda di Piazzetta Cuccia sul nuovo prezzo offerto da Rocca Salimbeni.

Superata la quota minima. Aderiscono Del Vecchio, Caltagirone e Benetton. Oggi cda di Piazzetta Cuccia sul nuovo prezzo offerto da Rocca Salimbeni.

Va in porto l’offerta di Mps su Mediobanca. All’indomani del rilancio deciso da Siena, che alla proposta di scambio in azioni ha aggiunto 0,9 euro in contanti, le adesioni hanno fatto uno scatto in avanti. Dal 30,1% della vigilia si sono portate sopra la soglia minima del 35% (con cui l’offerta è efficace) e sono arrivate a oltre il 38,51% del capitale. È stato così decretato il successo dell’operazione che si avvia ora a raccogliere altre azioni entro il termine dell’8 settembre. Ad aderire non sono stati solo gli azionisti di Piazzetta Cuccia, che già martedì sera avevano fatto sapere di aver consegnato le azioni. Oltre a Edizione della famiglia Benetton con il 2,2%, al 2% dell’Enpam (ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri) e all’1,1% della famiglia Tortora, altri investitori hanno apportato i loro pacchetti o sono in procinto di farlo. Si attende seguano la Delfin degli eredi Del Vecchio e il gruppo Caltagirone (entrambi presenti anche nel capitale di Siena) anche Enasarco, Cassa Forense, Unicredit, Anima, Amundi e il fondo Tages. Nel complesso hanno in mano l’8% del capitale e con il loro voto all’ultima assemblea di Mediobanca hanno vanificato il tentativo di difesa da Mps messo in campo dall’ad Alberto Nagel con l’ops su Banca Generali. Pur con il successo dell’offerta di fatto già raggiunto, toccherà comunque al cda di Mediobanca tornare a esprimersi oggi sul nuovo prezzo messo sul piatto dalla banca guidata da Luigi Lovaglio (foto). Il board aveva bollato il corrispettivo di 1,533 azioni Mps per ogni azione Mediobanca come non congruo e del tutto inadeguato a luglio, ribadendo che l’offerta era ostile, fortemente distruttiva di valore, contraria agli interessi di Mediobanca e priva di razionale industriale e finanziario. Ci si attende che la bocciatura venga ripetuta anche nel riesame di oggi, pur in presenza di un prezzo ormai allineato con le quotazioni in Borsa.

A Piazza Affari le due banche hanno perso ancora terreno, segno che la partita è considerata finita. Il premio del corrispettivo offerto da Siena (-1,97% a 7,48 euro) rispetto al prezzo di chiusura di ieri di Piazzetta Cuccia (-1,99% a 19,7 euro) è infatti pari a poco più dello 0,7%. Lunedì prossimo l’offerta si chiuderà, per riaprirsi tra il 16 e il 22 settembre quando anche i fondi più speculativi verosimilmente consegneranno le loro quote permettendo così a Mps di superare la soglia del 50% del capitale. Deutsche Bank ha dato intanto fiducia a Siena. L’analista della banca tedesca ha riavviato la copertura del titolo del Monte dei Paschi con giudizio ‘buy’ (acquistare) e un obiettivo di prezzo di 9,2 euro, nella convinzione del "forte capitale" di Mps e del "forte razionale strategico" dell’operazione Mediobanca, che può contribuire a "diversificare gli utili, accelerando la redditività del capitale".

Equita, che è advisor di Piazzetta Cuccia nel frattempo ha abbassato il giudizio sulla banca milanese a ‘hold’ alla luce dell’"upside più limitato rispetto ai livelli di prezzo attuali" e delle "complessità legate all’integrazione" col Monte dei Paschi. Equita vede inoltre il rischio di "potenziale overhang sul titolo", cioè di pressione in vendita in Borsa, per effetto del disimpegno dei soci del patto di consultazione.