L’assessora regionale alle pari opportunità Alessandra Nardini a sostegno della scelta di Torrita
Non si placa il dibattito sulla questione dei grembiuli colorati (giallo, rosso e verde) che il Comune di Torrita di Siena regalerrà ai bambini della materna, al posto dei tradizionali rosa e celeste. "Una scelta che ha un grande merito: rispettare la libertà di scelta delle più piccole e dei più piccoli e contribuire al superamento degli stereotipi di genere", commenta l’assessora regionale alle pari opportunità della Regione Alessandra Nardini. "Una scelta educativa intelligente e coraggiosa – prosegue – che va nella direzione di liberare le bambine e i bambini da ruoli e aspettative imposte solo in base al genere. È inaccettabile che la Lega provi a trasformare un messaggio di rispetto e libertà in un pretesto per fare propaganda politica di basso livello".
Due giorni fa la Lega, tramite la deputata Tiziana Nisini, il commissario provinciale Filippo La Frassa e il commissario Alta Valdichiana Pietro Ventura.
"Difendere il rosa per le femmine e l’azzurro per i maschi non è tradizione – afferma Nardini –, è arretratezza culturale, è difesa di quei retaggi e di quei pregiudizi che portano poi a discriminazioni e disuguaglianze che conosciamo benissimo e che dovremmo combattere e prevenire tutte e tutti".
Sul tema interviene anche Susanna Cenni, sindaca di Poggibonsi e presidente di Anci Toscana. "Il Comune di Torrita di Siena ha promosso una iniziativa generosa e creativa – afferma –. Non ci sono imposizioni, solo esercizio di libertà: la scelta di un colore nel grembiulino da utilizzare nelle scuole dell’infanzia. Ne è scaturita una polemica che ha dell’incredibile. Io penso che la libertà, il colore, la messa in campo delle novità siano sempre una buona cosa e mi sento di esprimere il mio apprezzamento per l’iniziativa".