
L’ad Luigi Lovaglio
Siena, 26 luglio 2025 – Premio aziendale da 1.500 euro e contratto integrativo aziendale migliorato per i 16.500 dipendenti del Monte dei Paschi di Siena. Grazie a due accordi sottoscritti dalla Fabi e dalle altre organizzazioni sindacali First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin con i rappresentanti dell’azienda. Il premio aziendale verrà erogato nel 2026 per l’importo di 1.500 euro.
“Dopo anni difficili, iniziamo a dare risposte concrete alle legittime aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori – ha detto Alessia Silvestri, Segretaria responsabile First Cisl di Mps - Il premio aziendale è stato ridefinito, oggi è finalmente coerente con i risultati reddituali della banca. Sappiamo che tanto è stato fatto, ma il risultato di oggi ci rende certi che molto ancora si potrà fare”. Per Chiara Canton, segretaria nazionale della Fisac Cgil, “la nostra più grande soddisfazione è quella di vedere riconosciuto l’ottimo lavoro svolto dalle lavoratrici e dai lavoratori di Mps, che negli ultimi anni hanno dimostrato una grandissima professionalità ed un grande spirito di appartenenza alla Banca”. “Dopo oltre un decennio - ha sottolineato Carlo Magni, Segretario Responsabile Uilca Gruppo e Banca Mps - restituiamo alle lavoratrici e ai lavoratori un contratto vero, non un elenco di concessioni episodiche, ma un impianto completo che riconosce diritti, valorizza competenze e consolida la partecipazione. Oggi non celebriamo un traguardo, ma apriamo una stagione nuova”.
“Assieme alle altre organizzazioni sindacali abbiamo gestito con pazienza e responsabilità un percorso negoziale durato nove mesi – dice il vicecoordinatore Fabi nel gruppo Monte dei Paschi di Siena, Guido Fasano – La trattativa è stata complessa ed esprimiamo soddisfazione per il risultato finale, niente affatto scontato. L’offerta pubblica di scambio su Mediobanca è un’importante sfida industriale che attesta una ritrovata capacità di Mps, grazie a quanto fatto dall’amministratore delegato Luigi Lovaglio e da tutto il consiglio d’amministrazione, di essere protagonista del futuro riassetto del sistema bancario. Gli accordi di oggi sono la strada giusta per dare concreta dimostrazione ai lavoratori di Mps, che l’encomiabile capacità di sostenere la propria azienda anche in periodi di grande difficoltà economica abbia finalmente il dovuto riscontro in termini di tutele e trattamenti economici e sociali”.