Anche se non le è mai stato espressamente attribuito il titolo di ‘buen retiro’ (come è avvenuto, per esempio, per Cetona), Montepulciano continua ad attrarre soprattutto imprenditori, ma anche intellettuali e artisti, che la eleggono a residenza per riposare, studiare, esprimersi.
È il caso della coppia di pittori Katrin Zwerch, tedesca, architetto, dal 2005 impegnata a tempo pieno nell’attività artistica, e Vincenzo Doronzo, barese d’origine, veneziano di formazione artistica; i due, dopo aver lavorato a lungo nel capoluogo veneto, nel settore turistico, hanno cercato una piccola realtà e l’hanno trovata in Montepulciano, avendo anche la ‘fortuna’ (la definiscono proprio così) di potersi sistemare in un punto panoramico su San Biagio e il centro storico. Zwerch e Doronzo fanno parte di quel gruppo di autori che, con la rassegna ‘Montepulciano in arte’, hanno dato vita ad una delle iniziative più innovative della stagione. Dieci le firme in mostra, nella magnifica galleria di palazzo Carletti, divise in quattro ‘blocchi’ di due settimane ciascuno; ora è appena iniziata la terza serie che ha ricevuto il testimone da Doronzo e che comprende, oltre a Zwerch, anche Antonio Ferragina e Marinella Giannini, anch’essi architetti (ma solo per coincidenza).
Affollata la vernice a cui è intervenuto anche il vice-sindaco di Montepulciano, Luciano Garosi, segno di un’attenzione che va oltre la formalità. Marinella Giannini, che ha suo atelier a Terontola, espone le sue potenti opere in cui affida alla materia il messaggio espressivo, mentre Ferragina conferma un costante affinamento dello stile ispirato ai maestri del surrealismo, De Chirico, Dalì e Magritte.
Diego Mancuso