
L’assessore Giuseppe Giordano illustra le risposte date al sondaggio online
È necessario investire in sanità, investire sulle Scotte ma non necessariamente su un nuovo ospedale a Siena; e l’Aslona non ha portato benefici alla sanità senese. Sono alcune delle ’percezioni’ dei cittadini raccolte e trasmesse dal sondaggio sulla sanità fatto dal Comune di Siena. Il sondaggio online, volto a raccogliere opinioni e indicazioni sui servizi sanitari locali, è stato pubblicato sul sito del Comune dal 29 gennaio al 15 marzo ed ha visto circa 2.300 risposte date in forma anonima dai cittadini.
"La partecipazione – così l’assessore Giuseppe Giordano ha presentato gli esiti – ci ha restituito un quadro delle esigenze espresse. I dati emersi costituiranno la base per orientare le scelte future dell’amministrazione comunale in modo più consapevole e condiviso, ma anche per individuare criticità e priorità reali, con il fine di ridurre lo scostamento tra la percezione dei cittadini e la visione di chi gestisce la sanità. Il Comune da statuto promuove la salute e per farlo ha l’obbligo di monitorare i servizi sanitari. Noi questo ruolo lo vogliamo esercitare. Per questo abbiamo inserito anche tre quesiti a risposta aperta su criticità e positività, i cui risultati trasmetteremo ai vertici di Asl e AouS. Fra le criticità più sentite ci sono liste di attesa e pronto soccorso".
Al sondaggio hanno risposto 2.298 cittadini. Il 98,7% dei partecipanti è di nazionalità italiana, lo 0,7 comunitaria e lo 0,6 extracomunitaria. L’89,7% ha dichiarato di essere residente nel Comune, il 10,3% proviene da fuori. Le donne rappresentano il 59,8% dei rispondenti, gli uomini il 37,8. Per quanto riguarda l’età, il 3,4% ha tra 16 e 25 anni, l’8,1% tra 26 e 35 anni, il 25,8% tra 36 e 50, il 53,3% tra 51 e 70 anni, e il 9,4% ha più di 71 anni. Il livello di istruzione è elevato: il 48,7% possiede una laurea, il 42,3 un diploma di scuola superiore. Dal punto di vista professionale, il 26,5% lavora nel settore privato, il 24,6 è dipendente pubblico, il 18,4% è pensionato, il 14,8% è libero professionista, l’11,9 lavora nel comparto sanitario e il 3,8% è studente.
Ma ecco le indicazioni date rispondendo ai quesiti posti: il 43,5% dei partecipanti ritiene che il policlinico Le Scotte abbia bisogno di ’molti’ più investimenti, il 43,7% risponde ’sì’ e il 10,9% ’abbastanza’, mentre solo l’1,9% afferma che non siano necessari. In merito alla costruzione di un nuovo ospedale nel territorio senese, l’11% si esprime a favore in modo netto, il 19,1% in modo positivo, il 21,6% ’abbastanza’, mentre il 48,3% non ne avverte l’esigenza. Chiarissima, invece, la percezione del bisogno di potenziare la medicina territoriale: il 53,2% ritiene che sia necessario farlo ’molto’, il 36,1% ’sì’, l’8,9% ‘abbastanza’ e solo l’1,7 ’per niente’. Alla domanda se lo Stato debba destinare maggiori risorse alla sanità pubblica, il 58,8% risponde ’sì, molto’, il 32,4% ’sì’, il 6,7 ’abbastanza’ e solo il 2,1 ’per niente’. Percentuali simili anche per quanto riguarda la Regione Toscana: il 91,3% chiede maggiori investimenti. Per quanto riguarda la spesa pubblica in sanità, il 49,2% dei cittadini ritiene che le risorse non siano spese in modo corretto, il 43,6% risponde ’abbastanza’. Riguardo all’integrazione tra ospedale e territorio, il 50,6% la giudica ’abbastanza’ funzionante, il 40,9 ’per niente’. Molto negativo è il giudizio sull’operato dell’Asl Sud Est: il 60,5% ritiene che la sanità senese non sia migliorata da quando è stata costituita, il 28,6% la giudica ’abbastanza’ migliorata. Infine, alla domanda se i professionisti qualificati non siano valorizzati e tendano ad abbandonare le strutture locali, il 78% risponde ’sì’.
Paola Tomassoni