PAOLA TOMASSONI
Cronaca

Il sondaggio sulla sanità. Servono più investimenti

Il Comune rivela gli esiti dell’indagine online rivolta ai cittadini. Dalla richiesta di investimenti sull’ospedale alla bocciatura della ’Aslona’.

L’assessore Giuseppe Giordano illustra le risposte date al sondaggio online

L’assessore Giuseppe Giordano illustra le risposte date al sondaggio online

È necessario investire in sanità, investire sulle Scotte ma non necessariamente su un nuovo ospedale a Siena; e l’Aslona non ha portato benefici alla sanità senese. Sono alcune delle ’percezioni’ dei cittadini raccolte e trasmesse dal sondaggio sulla sanità fatto dal Comune di Siena. Il sondaggio online, volto a raccogliere opinioni e indicazioni sui servizi sanitari locali, è stato pubblicato sul sito del Comune dal 29 gennaio al 15 marzo ed ha visto circa 2.300 risposte date in forma anonima dai cittadini.

"La partecipazione – così l’assessore Giuseppe Giordano ha presentato gli esiti – ci ha restituito un quadro delle esigenze espresse. I dati emersi costituiranno la base per orientare le scelte future dell’amministrazione comunale in modo più consapevole e condiviso, ma anche per individuare criticità e priorità reali, con il fine di ridurre lo scostamento tra la percezione dei cittadini e la visione di chi gestisce la sanità. Il Comune da statuto promuove la salute e per farlo ha l’obbligo di monitorare i servizi sanitari. Noi questo ruolo lo vogliamo esercitare. Per questo abbiamo inserito anche tre quesiti a risposta aperta su criticità e positività, i cui risultati trasmetteremo ai vertici di Asl e AouS. Fra le criticità più sentite ci sono liste di attesa e pronto soccorso".

Al sondaggio hanno risposto 2.298 cittadini. Il 98,7% dei partecipanti è di nazionalità italiana, lo 0,7 comunitaria e lo 0,6 extracomunitaria. L’89,7% ha dichiarato di essere residente nel Comune, il 10,3% proviene da fuori. Le donne rappresentano il 59,8% dei rispondenti, gli uomini il 37,8. Per quanto riguarda l’età, il 3,4% ha tra 16 e 25 anni, l’8,1% tra 26 e 35 anni, il 25,8% tra 36 e 50, il 53,3% tra 51 e 70 anni, e il 9,4% ha più di 71 anni. Il livello di istruzione è elevato: il 48,7% possiede una laurea, il 42,3 un diploma di scuola superiore. Dal punto di vista professionale, il 26,5% lavora nel settore privato, il 24,6 è dipendente pubblico, il 18,4% è pensionato, il 14,8% è libero professionista, l’11,9 lavora nel comparto sanitario e il 3,8% è studente.

Ma ecco le indicazioni date rispondendo ai quesiti posti: il 43,5% dei partecipanti ritiene che il policlinico Le Scotte abbia bisogno di ’molti’ più investimenti, il 43,7% risponde ’sì’ e il 10,9% ’abbastanza’, mentre solo l’1,9% afferma che non siano necessari. In merito alla costruzione di un nuovo ospedale nel territorio senese, l’11% si esprime a favore in modo netto, il 19,1% in modo positivo, il 21,6% ’abbastanza’, mentre il 48,3% non ne avverte l’esigenza. Chiarissima, invece, la percezione del bisogno di potenziare la medicina territoriale: il 53,2% ritiene che sia necessario farlo ’molto’, il 36,1% ’sì’, l’8,9% ‘abbastanza’ e solo l’1,7 ’per niente’. Alla domanda se lo Stato debba destinare maggiori risorse alla sanità pubblica, il 58,8% risponde ’sì, molto’, il 32,4% ’sì’, il 6,7 ’abbastanza’ e solo il 2,1 ’per niente’. Percentuali simili anche per quanto riguarda la Regione Toscana: il 91,3% chiede maggiori investimenti. Per quanto riguarda la spesa pubblica in sanità, il 49,2% dei cittadini ritiene che le risorse non siano spese in modo corretto, il 43,6% risponde ’abbastanza’. Riguardo all’integrazione tra ospedale e territorio, il 50,6% la giudica ’abbastanza’ funzionante, il 40,9 ’per niente’. Molto negativo è il giudizio sull’operato dell’Asl Sud Est: il 60,5% ritiene che la sanità senese non sia migliorata da quando è stata costituita, il 28,6% la giudica ’abbastanza’ migliorata. Infine, alla domanda se i professionisti qualificati non siano valorizzati e tendano ad abbandonare le strutture locali, il 78% risponde ’sì’.

Paola Tomassoni