DIEGO MANCUSO
Cronaca

Il mandato di Suor Irene dal Messico

"Non lamentatevi mai del vostro Paese, dell’assistenza sanitaria, del sistema scolastico, perché, ve lo dico con il cuore, in Italia...

"Non lamentatevi mai del vostro Paese, dell’assistenza sanitaria, del sistema scolastico, perché, ve lo dico con il cuore, in Italia...

"Non lamentatevi mai del vostro Paese, dell’assistenza sanitaria, del sistema scolastico, perché, ve lo dico con il cuore, in Italia...

"Non lamentatevi mai del vostro Paese, dell’assistenza sanitaria, del sistema scolastico, perché, ve lo dico con il cuore, in Italia siete in paradiso. A giugno sono stata in Messico e ho trovato il mio paese bagnato dal sangue di gente innocente". Così, con un forte riferimento all’attualità, Suor Irene Gomez, domenicana di Maria, nuova Priora della comunità di Sant’Agnese, a Montepulciano, si è rivolta ai fedeli, radunati per festeggiare il mandato appena ricevuto. Suor Irene, presente già negli ultimi anni in città, ha indicato nei giovani una delle emergenze verso le quali la comunità femminile che ora guida intende impegnarsi, soprattutto con l’accoglienza. La nuova Priora subentra a Suor Luz Mendoza, chiamata in Messico a ricoprire un ruolo di grande responsabilità e prestigio, quello di Madre Generale delle Suore Domenicane di Maria. Suor Luz era stata protagonista di un fatto storico, che aveva trovato un precedente addirittura nell’attività di Sant’Agnese, nativa e co-patrona di Montepulciano, e cioè la costituzione di una comunità interamente formata da suore. Mentre il gruppo di Sant’Agnese fu trasferito ad Orvieto, per garantire alle componenti condizioni di maggior sicurezza, quello più recente era subentrato ai padri domenicani. E infatti a celebrare l’eucarestia è intervenuto il precedente parroco, don Marco Baron, appartenente a quell’ordine. E’ stato salutato anche l’arrivo di un’altra componente, Suor Blanca Ordugña. Di grande suggestione il rito con cui è stata celebrata la presa di possesso: la nuova Priora e Suor Blanca si sono distese a terra, in segno di umiltà e di servizio. Gli appartenenti all’ordine fondato da San Domenico si ispirano ai principi di insegnamento e vita in comunità come ha dimostrato la presenza alla cerimonia e alla festa delle famiglie filippine di Montepulciano, che hanno pensato anche alla cena.

Diego Mancuso