
Il primo incontro dei vescovi guidati dal presidente della Conferenza episcopale toscana. Padre Patton: "Purtroppo sono pochi quelli che, in questo momento, riescono a venire".
"Pellegrinaggio di vicinanza e di solidarietà" in Terra Santa. Il gruppo, composto anche da sacerdoti e laici, è guidato dal cardinale Augusto Paolo Lojudice, presidente della Conferenza episcopale toscana (CET), arcivescovo di Siena e vescovo di Montepulciano, insieme a fra’ Matteo Brena, commissario di Terra Santa dei Frati Minori della Toscana ha iniziato la sua missione in Terra Santa. Il primo incontro si è svolto a Gerusalemme con padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa, per fare il punto sulla condizione dei cristiani e sulla missione della Custodia nei territori di Israele, Palestina, Libano e Siria. "Vi ringrazio per la vostra presenza" ha detto padre Patton accogliendo la delegazione nei locali della Curia. "Purtroppo sono pochi quelli che, in questo momento, riescono a venire, per paura o a causa dei costi crescenti dei voli aerei. Ma la vostra visita è un segno importante per i cristiani di Terra Santa, che rappresentano ormai solo il 2% della popolazione, affinché non si sentano dimenticati". "Queste guerre hanno causato una vera e propria emorragia di cristiani: in Iraq erano un milione e mezzo, ora sono circa 200 mila; in Siria da 2 milioni e 200 mila sono scesi a 400 mila; in Libano, dove un tempo rappresentavano il 60% della popolazione, oggi sono solo il 20%. E molte famiglie se ne sono andate anche da Betlemme, proprio in questo ultimo periodo".
Secondo il Custode, il rischio più grave sarebbe una Terra Santa senza cristiani. Per invertire questa tendenza, è necessario superare le divisioni che alimentano il conflitto. "Per farlo – ha affermato Patton –è necessario che Israele superi la paura dei palestinesi, e che i palestinesi superino la rabbia covata da anni". Nel corso dell’incontro, il cardinale Lojudice ha annunciato che i vescovi della Toscana doneranno un contributo di 45 mila euro alla Terra Santa.
"La nostra presenza vuole essere un segno di vicinanza verso tutti coloro che hanno sofferto e soffrono gli effetti della guerra, senza distinzione di nazionalità o di religione. In un conflitto non ci sono solo vittime o carnefici. Tutti perdono qualcosa. Credo sia nostro dovere portare un messaggio di speranza, di pace e un sostegno concreto a tutte le vittime innocenti della guerra" ha dichiarato il cardinale.
Oltre al cardinale Lojudice, la delegazione è composta dai vescovi: Gherardo Gambelli (Firenze), Stefano Manetti (Fiesole), Andrea Migliavacca (Arezzo), Paolo Giulietti (Lucca), Giovanni Nerbini (Prato), Giovanni Paccosi (San Miniato), Saverio Cannistrà (Pisa), Bernardino Giordano (Grosseto e Pitigliano), Mario Vaccari (Massa Caccarara), Simone Giusti (Livorno), Roberto Filippini (emerito di Pescia).