REDAZIONE SIENA

A piedi da Asciano a Monte Oliveto. In centinaia per il pellegrinaggio

Oggi la XVII edizione dell’evento organizzato dall’Associazione ’Padre Teodoro Capra osb’

Oggi è il giorno del XVII pellegrinaggio a piedi da Asciano all’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, che inizierà alle 14 con la messa nella Basilica di Sant’Agata ad Asciano, giungerà alla chiesa giubilare dell’Abbazia essendo un pellegrinaggio giubilare e si concluderà intorno alle 18,30 con la Consacrazione a Maria davanti alla piccola grotta di Lourdes che si trova di fronte all’Abbazia stessa.

Con questo gesto l’Associazione Padre Capra, nata per dare continuità alla testimonianza di fede di questo monaco e sacerdote olivetano, scomparso nel 1993 ma ancora molto conosciuto e apprezzato a Siena, vuole "renderlo presente". Il titolo del pellegrinaggio di quest’anno è: ’Dallo stupore di un incontro alla speranza che non delude. E’ possibile per me oggi?’.

"Siamo veramente lieti di proporre il XVII pellegrinaggio in questo anno speciale richiamando in primo luogo lo stupore di un incontro che molti possono avere sperimentato nella loro vita in cui la loro natura umana si è sentita compresa, accolta perché voluta ed amata – afferma l’associazione –. Così si comincia a intravedere un senso alla propria esistenza e perciò si desidera che quel momento, in cui il cuore ha sobbalzato per la gioia, non sia effimero ma duri per sempre e possa costituire nel tempo una speranza che non delude". E ancora: "Lo sguardo stupito di Marcellino, protagonista del film “Marcellino pane e vino” che abbiamo riportato nella locandina, è emblematico; infatti nella compagnia dei frati che l’hanno accolto, ha scoperto Gesù e conoscendolo è diventato il suo più grande amico e vera speranza della sua vita. Mediteremo su tutto questo durante il percorso – è l’annuncio –. Proprio in forza di questa speranza fondata che può rendere lieta e pacificata la vita, non possiamo non pensare al dramma della guerra in Ucraina, in Palestina e in Israele e in altre parti del mondo, pregando perché cessino e si attui una vera pace, e per la popolazione del Myanmar duramente provata da un terribile terremoto".

E infine: "Ricordiamo Papa Francesco e il caro Padre Abate Michelangelo M. Tiribilli, ai quali siamo grati per la loro grande testimonianza di fede. Pregheremo per il nuovo Papa Leone XIV e per chi soffre – è la conclusione –, per chi è perseguitato a causa della fede, per i giovani che padre Capra tanto amava, per i tanti morti sul lavoro e pregheremo soprattutto perché il cuore dell’uomo contemporaneo si renda disponibile ad accogliere il messaggio di speranza di Cristo e della sua Chiesa".