REDAZIONE SIENA

"Noi stiamo tutti bene. Attendiamo gli eventi"

Il cardinale Lojudice in Terra Santa con una delegazione di vescovi toscani. Da Gerusalemme alla Giordania per la chiusura degli spazi aerei.

Il cardinale Lojudice sulla navetta diretta in Giordania

Il cardinale Lojudice sulla navetta diretta in Giordania

Quando sono partiti il loro unico obiettivo era portare un messaggio di pace in questa Terra Santa dilaniata dalla guerra. Mai, la delegazione dei vescovi toscani guidata dal cardinale di Siena Augusto Paolo Lojudice, avrebbe immaginato di dover fuggire da Israele per la chiusura degli spazi aerei. I vescovi erano al termine del loro pellegrinaggio, iniziato domenica scorsa e ieri era previsto il volo da Tel Aviv. Con la chiusura degli spazi aerei in Israele, è stato organizzato il trasferimento in Giordania grazie alla collaborazione della Custodia di Terra Santa, del patriarcato di Gerusalemme, della Nunziatura Apostolica.

"Fino ad ora era stata bellissima esperienza anche se impegnativa dal punto di vista di ciò che abbiamo incontrato. Adesso questa nuova situazione ci impone dei tempi diversi. Gli spazi aerei sono chiusi, noi siamo arrivati ad Amman, in Giordania, grazie alla collaborazione di tante persone, grazie alla Nunziatura, al Patriarcato, e tutti sono stati molto disponibili. Stiamo bene e attendiamo gli eventi. Vi terremo informati ma state tranquilli".

E’ il video messaggio del cardinale Lojudice diffuso tramite Toscana Oggi dopo aver raggiunto Amman. Una missione significativa quella dei vescovi toscani. "La nostra presenza vuole essere un segno di vicinanza verso tutti coloro che hanno sofferto e soffrono gli effetti della guerra, senza distinzione di nazionalità o di religione. In un conflitto non ci sono solo vittime o carnefici. Tutti perdono qualcosa. Credo sia nostro dovere portare un messaggio di speranza, di pace e un sostegno concreto a tutte le vittime innocenti della guerra" erano state le parole del cardinale all’incontro con padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa.

Ed era stato proprio padre Patton ad abbracciare i vescovi toscani: ""Purtroppo sono pochi quelli che, in questo momento, riescono a venire, per paura o a causa dei costi crescenti dei voli aerei. Ma la vostra visita è un segno importante per i cristiani di Terra Santa, che rappresentano ormai solo il 2% della popolazione, affinché non si sentano dimenticati".

Aspettiamo dunque nelle prossime ore il rientro dei vescovi toscani in Italia.

Michela Berti