
Il nodo infrastrutture ferroviarie
SIENASe da Roma viaggiano col freno a mano tirato, la Toscana mette "l’acceleratore", finanzia, apre e chiude cantieri sulle strade che governa. Ragiona il presidente Giani che porta ad esempio la road map sull’alta velocità col progetto della stazione a Rigutino, in barba al ministero che - invece - punta sul progetto a Creti. Tutto più facile e spedito "ora che al governo della Regione c’è stato un cambio di passo. Con la presidente Stefania Proietti c’è grande sintonia e collaborazione: c’è disponibilità su studio e progetto dell’hub dei treni veloci a Rigutino, considerando la nostra posizione, netta e chiara, sulla localizzazione", spiega il governatore che rilancia il no a Creti, la scelta finale del ministero guidato da Salvini.
E l’asse con l’Umbria è talmente solido che "siamo pronti a siglare il protocollo di intesa con la Regione, noi mettiamo le risorse che possono consentire di sviluppare e rendere più efficienti i collegamenti con Rigutino. Il nostro impegno sarà concentrato sulla bretella alla Sr 71 a Camucia fino alla realizzazione della variante di Castiglion Fiorentino che si collega alla via di grande comunicazione direttamente su Rigutino, consentendo agli umbri di raggiungere la stazione in 4 minuti. Già il tratto da Castiglion del Lago a Camucia è in corso di realizzazione e sarà inaugurato entro la fine dell’anno. L’altro tratto è, come detto, quello che da Camucia porta alla variante di Castiglion Fiorentino e complessivamente quello da Castiglion del Lago a Rigutino: ci impegniamo a prevederlo nella pianificazione strutturale della Regione. Il nuovo accordo con l’Umbria ci consente di pensare in modo univoco con la Regione governata da Stefania Proietti alla stazione dell’alta velocità a Rigutino".
Nella road map di Giani c’è la firma del patto con Proietti, lo step successivo sarà quello della missione comune a Roma, al ministero per sollecitare la modifica del progetto che finora i tecnici del Mit hanno calibrato su Creti, in Valdichiana. Una localizzazione fortemente osteggiata da Giani, e in passato caldeggiata da Perugia (la precedente giunta regionale) e da Siena per questioni di equidistanza e praticità nei collegamenti stradali. Ora si cambia e Giani è intenzionato a condurre in porto la navigazione su Medioetruria. Chiaro che l’intesa con l’Umbria è un passepartout robusto per convincere il ministero a cambiare idea e spostare la rotta da Creti a Rigutino. Intanto il governatore toscano rilancia sulle grandi opere lamentando i ritardi da Roma sulle risorse per infrastrutture strategiche come la Due Mari e la terza corsia autostradale nel tratto aretino. "Sono opere in carico allo Stato con Anas e Società Autostrade. È molto grave che si proceda con questa lentezza e assenza di finanziamenti. Noi abbiamo animato la Conferenza dei servizi conclusa da più di un anno per il bypass di Arezzo della E78 fino a Palazzo del Pero e, dall’altra parte, il prosieguo fino alla Guinza. Essendo un’opera dell’Anas sotto diretta corrispondenza del Mit ci saremmo aspettati risorse e possibilità di sviluppo, ma così non è stato".