
Il presidente di Fondazione Mps, Carlo Rossi, con il provveditore Marco Forte
I conti della Fondazione Monte dei Paschi sorridono. Il bilancio 2024, approvato all’unanimità, si chiude con utili per 12,6 milioni di euro (+42% rispetto agli 8,8 milioni dell’esercizio del 2023), grazie al buon andamento della gestione corrente, nonostante il periodo di elevata volatilità dei mercati finanziari. A fare il punto della situazione ieri a Palazzo Sansedoni, il presidente Carlo Rossi e il provveditore Marco Forte.
Rossi ha affermato: "Siamo pienamente soddisfatti. Nell’anno passato l’ente ha erogato 11,64 milioni di euro (erano stati 12 nel 2023), per sostenere 100 interventi, di cui l’80% in provincia di Siena. Le erogazioni hanno generato un significativo effetto-leva, attivando complessivamente risorse per poco meno di 45 milioni, di cui 32 milioni provenienti da cofinanziamenti. Il patrimonio netto contabile – ha evidenziato il presidente – è oggi di 581,9 milioni, in aumento di 7,4 milioni rispetto al 2023. Di 629,2 milioni di euro è invece l’attivo finanziario. Poi la parte dei ricavi, dove si registrano proventi pari a 17,1 milioni di euro, in crescita del 16,3% rispetto a un anno fa". Rossi ha quindi ricordato il lavoro svolto dalla scorsa Deputazione generale, che ha esaurito il suo mandato dopo l’approvazione di questo bilancio: "E’ stato approvato il rendiconto, al termine di quattro anni particolarmente complessi. Un periodo segnato da un’appendice pandemica, crisi internazionali ancora irrisolte, forti difficoltà finanziarie e sociali, un andamento dei mercati finanziari volatile", le sue parole.
Da parte sua, Forte è entrato nel merito dei numeri: "Da fine 2018 al 2024 il patrimonio netto è cresciuto notevolmente. L’attivo finanziario è di 629,2 milioni, costituito prevalentemente da strumenti liquidi o liquidabili, come risultato del percorso di rimodulazione e allocazione degli investimenti avviato nel 2019, finalizzato a definire e gestire un portafoglio ben diversificato, in partecipazioni, titoli e fondi, in grado di generare flussi finanziari annuali stabili nel tempo".
Per quanto attiene i ricavi, il provveditore ha spiegato: "Si registrano proventi complessivi pari a 17,1 milioni (+16,3% rispetto ai 14,7 del 2023). Nel conto economico questi sono 16,7 milioni (+28% sul 2023), i dividendi totali 10,51 milioni (+82% sul 2023)". E ancora: "Le azioni del portafoglio interno sono 3,21 milioni (con rendimento del 6,8% sul valore di bilancio). Il Fondo di investimento specializzato (Sif) registra 3,5 milioni, poi ci sono partecipazioni per 4,1 milioni a Banca Mps, Cassa depositi e prestiti, Bankitalia, fondi Jp Morgan Infrastructure Investmentes, Fondaco AlternativeRaif Safe Asset e Sgt Sansedoni)".
Forte ha continuato: "Gli oneri ordinari risultano diminuiti di 2,57 milioni (al netto degli accantonamenti) e consolidano ormai una tendenza pluriennale di elevati decrementi (-6% sul 2023 e -11% sul 2018). Stesso trend per gli oneri di gestione, ovvero 2,6 milioni (inferiori al 2023)".
Quindi un riferimento ai contenziosi che vedevano coinvolta la Fondazione Mps: "Negli ultimi quattro anni sono stati tutti chiusi, compresi quelli con gli ex vertici di Palazzo Sansedoni – è stato annunciato –. Questo ha portato nel 2021 a un picco dei ricavi, che hanno toccato quota 172,4 milioni".
E infine: "Lo stato patrimoniale al 31 dicembre 2024 segna un attivo di 707 milioni rappresentatio per circa il 91% da Immobilizzazioni (finanziarie e non) e per il restante 9% da voci riferibili all’Attivo circolante (strumenti finanziari, crediti e disponibilità liquide. Le risorse liquide o liquidabili – ha concluso Forte – potranno garantire, anche in uno scenario protratto di crisi economico-finanziaria, la continuità nel medio e lungo periodo delle attività gestionali e istituzionali della Fondazione".
C.B.