
Il capitano del Drago Jacopo Gotti in palco alle prove di notte: il Palio di Provenzano non l’ha ancora digerito,. c’è voglia di rivalsa
Tittia proverà a fare cappotto, anche se sa che non è una passeggiata. Arrivare a 12 Palii sarebbe un altro tassello verso quella ’sfida’ con se stesso che finora l’ha portato sempre più in alto. Ma la voglia di vincere si legge anche negli occhi di Gingillo, Scompiglio e Brigante. Di Virgola che fra i giovani è sicuro a cavallo. Di chi magari rientra dopo un Palio di squalifica, leggi Velluto, direttamente da quello vinto un anno fa. Per chi vuole alzare il nerbo il 16 sera è vietato sbagliare scelta, in primis oggi. E scelte, in generale, nei quattro giorni. Per dare tutto nel momento del Palio. Se sarà formato un lotto con le punte chiaro che il cavallo ’chiamerà’ il fantino. Almeno per quanto riguarda i nomi che possono decidere per primi. Poi i giubbetti si sistemeranno a caduta, uno dietro l’altro. Potrebbero andare sulle spalle di Turbine e di Bellocchio, di Tambani e di Amsicora che rientra dopo la lunga squalifica, di Carburo o magari di un esordiente. Il più probabile, sulla carta, è Salvatore Nieddu seguito dal Valdimontone.
I capitani, oltre ad interessarsi delle strategie, hanno chiesto ed ottenuto un breve colloquio con il mossiere Renato Bircolotti che è avvenuto ieri intorno alle 19, a conclusione della lettura delle schede dei cavalli ammessi alla Tratta. Facile immaginare il contenuto, basta avvolgere il nastro delle interviste per capire che sul tavolo c’era la necessità di dare, a loro avviso, opportunità a tutte le Contrade di partire. Se la rincorsa entra ci può stare che lasci al canape l’avversaria, in fondo fa parte del gioco. Però non deve accadere più un caso Drago bis, insomma. Una questione che stava molto a cuore alle dirigenze riguardava poi la comunicazione, sia interna che esterna, che si sarebbe chiesto a Bircolotti di migliorare e rivedere.
La.Valde.