
Famiglia di turisti falciata da rimorchio La madre ha protetto il piccolo di 11 mesi
Turisti con i bambini, stranieri ed italiani. Cittadini. Si fermano a guardare l’ammasso di materiale nella scarpata che costeggia viale Roma a San Gimignano. ’Ferita’ lasciata a due passi da porta San Giovanni dal gravissimo incidente che lunedì pomeriggio, poco dopo le 17, ha stravolto la vita di una famiglia franco-giapponese. Marito e moglie in vacanza in Italia con i loro figli sono stati falciati dal rimorchio di un autotreno nel tratto urbano della Provinciale 1 della Valdelsa. Pieno centro abitato della città turrita, in questi giorni invasa dai visitatori. Poteva essere una strage perché su quel marciapiede ogni giorno passano centinaia e centinaia di turisti che, posteggiata la macchina, visitano San Gimignano. L’uomo, 36 anni, di origini francesi, si trova ricoverato alle Scotte in prognosi riservata unitamente alla moglie, 40 anni, giapponese, che è molto grave. Hanno entrambi subito un intervento delicatissimo con parziali amputazioni, nel caso della donna dei piedi. Il bambino di soli 11 mesi che la madre portava nel marsupio e che, probabilmente, ha protetto con il suo corpo dal terribile urto, è stato trasferito subito al Meyer a Firenze con Pegaso. Anche per lui i dottori si sono riservati la prognosi ma è stabile. Illeso invece il fratellino di 3 anni perché,il condizionale è d’obbligo, forse camminava davanti alla famiglia come fanno i piccolini quando diventano indipendenti. Ma la dinamica è ancora in corso di ricostruzione da parte della polizia municipale di San Gimignano che ha lavorato senza sosta. Il bambino più grande è stato portato lunedì sera all’ospedale di Campostaggia per accertamenti e da qui inviato al Meyer ma sta bene. Intanto la prefettura, in contatto con il sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci ha ha chiamato le rappresentanze diplomatiche, pronta ad offrire eventuale assistenza tecnica e logistica in caso di necessità. Nei prossimi giorni alcuni parenti della famiglia arriveranno dal Giappone.
Il conducente dell’autotreno, che abita a Gubbio e lavora per una ditta con sede a Gualdo Tadino, è rimasto illeso. Il mezzo pesante è stato sequestrato dalla Municipale e gli atti dell’incidente arriveranno sul tavolo della procura di Siena che certo indagherà per le lesioni gravissime. Presto per sapere se verrà disposta anche una perizia sull’incidente che ha stravolto San Gimignano. L’autoreno, stando alle prime ipotesi da confermare, potrebbe aver sbagliato strada. Percorrendo la 429 invece di prendere la seconda galleria – sarebbe stato diretto verso il Perugino – ha imboccato la prima, finendo dritto all’interno dell’abitato di San Gimignano. Sulla Provinciale che è troppo stretta anche per consetire ad un mezzo così grande di fare manovra e tornare indietro. Da anni esiste un divieto di transito a San Gimignano per i mezzi di 22 tonnellate come documenta anche la foto in alto a destra che pubblichiamo.
L’autotreno, dopo aver travolto con il rimorchio i quattro turisti facendoli volare nella scarpata fra gli olivi, ha perso il carico di cellulosa pressata. Il timore dei soccorritori era che sotto potessero esserci delle persone per cui è stata una corsa contro il tempo da parte dei vigili del fuoco per sollevarlo con la gru e rimuoverlo in modo da escludere eventuali altri feriti. Solo verso le 23 la strada è stata liberata.
Laura Valdesi
Romano Francardelli