PAOLO BARTALINI
Cronaca

Crisi Paycare in Regione: "Stop ai licenziamenti"

Il summit è stato fissato il 14 febbraio, oggi il faccia a faccia con l’azienda

La vertenza dei ventisei licenziamenti annunciati a sorpresa nei giorni scorsi da Paycare sarà al centro della riunione dell’unità di crisi della Regione Toscana a Firenze il 14 febbraio prossimo. Al confronto di questa mattina in videoconferenza fra azienda e sindacati, seguirà dunque l’appuntamento nel capoluogo toscano. Le parti sociali sono impegnate nell’individuare soluzioni diverse rispetto alle decisioni dell’azienda considerate "unilaterali", azienda, che ha avviato nei giorni scorsi le procedure di licenziamento collettivo a carico di 26 dei 39 addetti presenti nel perimetro di Monteriggioni, senza alcun accardo condiviso tra le parti. Il ruolo delle istituzioni? "Attraverso un impegno della Regione, potrebbero maturare i presupposti per un’eventuale conferma della presenza sul territorio ad opera di Paycare", sostiene Giuseppe Cesarano, segretario di Fim Cisl Siena. Che punta a un accordo per ulteriori ammortizzatori sociali secondo quanto previsto dalla Legge Finanziaria per i contratti Call center, il settore di riferimento di Paycare. Mentre restano da valutare anche le ipotesi di uscite dall’organico da parte del personale attualmente in forza, tra due unità in fase di pensionamento e altrettante che potrebbero optare per l’uscita volontaria. Strumenti alternativi da approfondire da parte dalle organizzazioni sindacali. E da da mettere in campo, come afferma Daniela Miniero, segretaria generale di Fiom Cgil Siena. "Un quadro dell’occupazione che in Toscana, e soprattutto nella nostra provincia – osserva Miniero – sta prendendo una piega drammatica riguardo ai livelli occupazionali, anche alla luce dell’azione estrema intrapresa da Paycare. Non solo non si possono accettare tali decisioni: le dobbiamo assolutamente scongiurare".

Nel pomeriggio un incontro su un fronte rilevante per la realtà produttiva della Valdelsa, ovvero la vertenza Vitap. A Poggibonsi si incontreranno le parti sociali e l’azienda.

Paolo Bartalini