REDAZIONE SIENA

Conversazioni intercettate. Il reato è estinto

Il gup Piergiorgio Ponticelli di Firenze ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di un ispettore della polizia penitenziaria che aveva prestato...

Il gup Piergiorgio Ponticelli di Firenze ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di un ispettore della polizia penitenziaria che aveva prestato...

Il gup Piergiorgio Ponticelli di Firenze ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di un ispettore della polizia penitenziaria che aveva prestato...

Il gup Piergiorgio Ponticelli di Firenze ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di un ispettore della polizia penitenziaria che aveva prestato servizio nella casa di reclusione di Ranza a San Gimignano perché i reati che gli venivano contestati sono stati dichiarati estinti alla luce dell’esito positivo della messa alla prova.

L’inchiesta in cui era stato coinvolto venne condotta dall’allora pubblico ministero Luca Tescaroli, oggi procuratore di Prato, e riguardava episodi avvenuti nel 2021.

L’ispettore era stato accusato, tra l’altro, di aver intercettato in maniera non consentita le comunicazioni telefoniche di alcuni carcerati di Ranza, sembra almeno nove, archiviando poi nel computer anche i file delle telefonate. Avrebbe anche intercettato fraudolentemente, secondo l’accusa, le conversazioni tra i detenuti all’interno delle celle.

Di più: gli era stato contestato di essere entrato abusivamente nella casella di posta sequestrata dagli investigatori.

L’ispettore della penitenziaria era assistito dall’avvocato Alessandro Betti che si è detto "contento del risultato raggiunto. Un percorso lungo che ha consentito al mio assistito di vedere intanto estinto il reato mediante la possibilità dei lavori socialmente utili, offrendo dunque un servizio alla comunità"