
I consiglieri comunali di Pd e ‘Colle per Vannetti sindaco’ contrattaccano alle accuse da parte della maggioranza. Insomma situazione delicata
La cultura che dovrebbe unire, per il momento divide. A poco più di un mese dalla consegna del dossier di candidatura di Colle a Capitale Italiana della Cultura 2028, sull’argomento maggioranza e centrosinistra sono ai ferri corti e avanzano reciprocamente accuse e sospetti. E se la prima aveva espresso dubbi sulle vere intenzioni del Csx parlando apertamente di "tentativo di delegittimare un percorso serio, partecipato e trasparente" e di "scarsa partecipazione politica di chi, pur a fronte di reiterate richieste, non ha mai convocato la Commissione Cultura" (presieduta dal consigliere Pd Francesco Cavalieri), concludendo con "noi lavoriamo, il resto somiglia sempre più a un tentativo di boicottaggio", i consiglieri comunali di Pd e ‘Colle per Vannetti sindaco’ contrattaccano. "Le accuse di boicottaggio sono del tutto fuori luogo e offensive - affermano - La nostra disponibilità a collaborare c’è sempre stata, ma non c’è mai stata l’intenzione di coinvolgerci fattivamente nel progetto. La maggioranza fa una lettura artefatta degli eventi, così da lanciare verso di noi accuse false, come è assolutamente falso che dalla maggioranza sia stata chiesta la convocazione della Commissione Cultura. Sul voto alla candidatura ci siamo astenuti, ma dichiarando la nostra disponibilità a collaborare. Cosa è cambiato nel frattempo? Forse il termine per la consegna del dossier si sta avvicinando in fretta e le promesse elettorali sono ancora lontane dal concretizzarsi? Come verranno inserite nel documento le questioni di ascensore, Teatro dei Varii, Museo Archeologico e Consigli di quartiere?".