LODOVICO ANDREUCCI
Cronaca

Colle: bilancio di un anno di giunta. Speranza: "Gettate basi solide"

Il vicesindaco spiega: "Dopo l’impostazione e la riorganizzazione ora siamo pronti ad accelerare"

Il vicesindaco Marco Speranza

Il vicesindaco Marco Speranza

È trascorso un anno di nuova giunta a Colle. Marco Speranza, vicesindaco, ne traccia un bilancio a partire dalle sue deleghe, in particolar modo opere pubbliche e manutenzioni.

Dopo un anno, qual è il primo dato da evidenziare? "Non vorrei parlare di dati, un anno è troppo poco per lasciare una traccia significativa in città. Occorre, invece, sottolineare che è cambiato un approccio, oserei dire un ‘metodo di lavoro’. Ciò che c’è da evidenziare è, quindi, maggiore tempo a disposizione per l’attività in comune da parte della giunta, un impegno più consolidato e strutturato nel reperire finanziamenti, più programmazione ed organizzazione nelle manutenzioni e nell’essere in grado di far partire cantieri. Credo, ma non dobbiamo essere noi a dirlo, che l’evidenza sia quella di un cambio di marcia".

Appunto, non dovete essere voi, i risultati si devono ancora concretizzare… "Sul fronte delle opere pubbliche è indubbio. Un’opera è funzionale solo quando completa. Dopo anni di attesa, però, abbiamo rimesso in moto progetti fermi da tempo: parliamo di interventi sulla viabilità, sulle infrastrutture, sull’illuminazione, ma anche sulla manutenzione. Non voglio fare la lista della spesa, però: bagni pubblici, rotonda viale dei mille, villa Maccari, area sonar, il concorso di idee che partirà a breve per il secondo impianto di risalita da Bacìo. Alcuni cantieri sono già partiti, altri lo faranno a breve, mentre su altre situzioni siamo nella fase progettuale".

È tutto oro quel che brilla? "Assolutamente no. Serve ancora più impegno, più determinazione e soprattutto tre parole: lavoro, lavoro e lavoro. Grazie ad un grande lavoro della macchina comunale, della collaborazione con le altre istituzioni ed in alcuni casi di piani già avviati siamo riusciti a superare ostacoli grazie ad una cabina di regia efficace ed un confronto costante con la comunità cittadina". Qual è il grande piano che ancora non ha visto la luce? "Non mi piace parlare di grandi opere, grandi annunci. Il mio modo di amministrare prende esempio da alcune figure che mi hanno cresciuto in questo campo e sono stato, così, abituato a parlare di fatti non di annunci. Certamente, però, la parte di borgo e castello solo due zone da riqualificare e sviluppare sotto tutti i profili".

Per le manutenzioni che cambiamenti ci sono stati? "L’approccio: ora c’è una pianificazione regolare e capillare degli interventi. Abbiamo migliorato l’organizzazione interna, rafforzato il personale e creato un sistema di segnalazioni più efficiente. Questo ci consente di intervenire con più rapidità e continuità, non solo in emergenza". In sintesi, che messaggio vuole lanciare ai cittadini? "Abbiamo gettato basi solide. Il primo anno è stato quello dell’impostazione e della riorganizzazione. Ora siamo pronti ad accelerare".

Lodovico Andreucci