
La mostra sarà inaugurata stamani. nella Fortezza di Montepulciano
"Henze non è mai andato via". L’affermazione di Antonio Fatini, che del Cantiere Internazionale d’Arte è stato, praticamente fin da bambino, osservatore, cronista, autore, studioso, apparirà quanto mai veritiera (e convincerà anche eventuali scettici) stamattina alle 11, quando, cioè, nella Fortezza, sarà inaugurata la mostra ’50 Cantieri – Verso un’utopia possibile’. Perché, tra i documenti raccolti per realizzare la retrospettiva e confluiti nel volume antologico curato dallo stesso Fatini, sottotitolato ‘Diario di viaggio verso un’utopia possibile’, ce n’è anche uno, completamente inedito, che certifica l’indissolubilità del legame tra il grande compositore tedesco e la sua creatura, appunto il Cantiere. Nel 1992, quando, dopo una nuova crisi, il rapporto tra Henze e Montepulciano sembra irrimediabilmente rotto, il Maestro invia infatti al suo collaboratore Fabio Fassone un dettagliato progetto quinquennale, una sorta di ‘road-book’ di come i Cantieri avrebbero potuto essere (ma poi non sono stati). Il progetto ‘Cantiere 50’, nel cui ambito si inseriscono sia la mostra, curata da Paolo Barcucci, sia il volume di 320 pagine (opera antologica che non ne è il catalogo), è stato pensato per valorizzare la storia e la vitalità di un’esperienza artistica e sociale unica nel suo genere; allo stesso modo rappresenta, nel programma 2025 della rassegna, il più forte e caratteristico richiamo al mezzo secolo di vita della manifestazione. Ben seicentoquaranta le foto esposte, stampate su settantadue grandi pannelli di tela, frutto di una ricerca su circa centomila file e scaturita in un allestimento di chiara realizzazione e stampo ‘cantieristico’ che dimostra "come sia cambiata – fa notare Barcucci – la sensibilità della Fondazione Cantiere verso la memoria". Tra testimonianze fotografiche, documenti e materiali, pubblici e privati, la mostra sarà visitabile fino al 14 settembre, nelle sale ‘Maria Russo’ e ‘Paul Harris’, con orario 10-19, ad ingresso libero. Ma la rassegna apre la porta anche al simposio "Esplorare Utopia" che si svilupperà sabato e domenica, nella sala consiliare del palazzo comunale, sotto la guida esperta di Filippo Del Corno.
Compositore, già assessore alla cultura del Comune di Milano, Del Corno si è esibito al Cantiere da musicista, ha diretto il progetto della Valdichiana capitale italiana della cultura e ora torna insieme ad artisti, intellettuali, ricercatori, operatori culturali e testimoni diretti per un viaggio nella memoria e nell’attualità che evidenzierà l’assoluta originalità di questa esperienza artistica.
Diego Mancuso