Formazione in tre step sotto l’egida della Regione Toscana per il rilancio del sito Beko di Siena. Questo il contenuto del memorandum firmato ieri a Palazzo Strozzi Sacrati al termine della riunione del tavolo regionale di crisi coordinato dal consigliere del presidente Giani per le vertenza aziendali Valerio Fabiani. Nella vertenza che riguarda il futuro dello stabilimento Beko di viale Toselli, Regione, organizzazioni sindacali di categoria e Rsu aziendale hanno dunque tracciato le linee fondamentali di un pacchetto straordinario di formazione finanziato interamente con risorse regionali. "Il primo asset da tutelare in vista di un progetto di reindustrializzazione sono i lavoratori – spiega Fabiani – per questo abbiamo voluto mettere nero su bianco un progetto di percorsi formativi che sarà completamente sostenuto dalla Regione. Il pacchetto interverrà su più fasi e ha come obiettivo rafforzare le competenze dei lavoratori della Beko di fronte ai piani di sviluppo che metteranno in campo i futuri investitori".
Il primo step prevede una mappatura delle professionalità dei 299 lavoratori del perimetro Beko di Siena, il secondo invece prevede l’erogazione di circa 3mila euro di voucher per ogni lavoratore per una formazione generalizzata, valida cioè per ogni tipologia produttiva. Infine il terzo e ultimo step prevede un percorso formativo finalizzato alle esigenze del nuovo soggetto industriale che deciderà di investire sul sito Beko di Siena.
"Sulla Beko occorre tenere alta l’attenzione e serve l’impegno di tutti gli attori coinvolti, perché la vertenza si potrà dire chiusa solo quando sarà maturato un concreto progetto di reindustrializzazione", conclude Fabiani. Quindi il messaggio agli operai senesi: "Senza la loro battaglia non sarebbero arrivati i primi importanti risultati raggiunti dopo l’apertura della crisi", come l’accordo-quadro e l’acquisizione del sito da parte dell’Invitalia.
Cristina Belvedere