
Sono intervenuti i soccorritori del 118
Siena, 12 luglio 2025 – Mercoledì, primo pomeriggio. Un tranquillo condominio in una zona residenziale del centro di Siena. Arriva una macchina dei carabinieri, poi anche il 118. A bordo dell’ambulanza sale un 62enne, ex dipendente di banca, che vive a Siena da tanti anni.
Viene portato al pronto soccorso delle Scotte e dimesso con 4 giorni di prognosi per un trauma cranico ed un risentimento lombare. Ieri l’uomo si è recato a fare denuncia alla stazione di Siena dei carabinieri raccontando di essere stato raggiunto da un pugno al volto sferrato, a suo dire, da un dottore.
Sarebbe stato inoltre preso a botte e spintonato, nella stessa circostanza, scivolando su un gradino delle scale. Cadendo. Il 62enne è stato raggiunto dalla moglie all’uscita della palazzina, dopo le ’scintille’ con il medico che è stato raggiunto anche da un collega. Discussione terminata, secondo l’ex bancario, con l’aggressione.
Naturalmente i carabinieri, ricevuta la denuncia, svolgeranno gli accertamenti per capire cosa è avvenuto con esattezza e ricostruire eventuali responsabilità.
Un episodio che accende, più in generale, i riflettori sulla presenza di studi medici all’interno di condomini dove vivono famiglie che magari hanno esigenze diverse, rispetto ai professionisti, soprattutto per quanto attiene al via vai di gente e all’apertura del portone durante l’orario di visita dei pazienti.
Ci sono stati addirittura due pronunciamenti sul caso della palazzina dove vive l’ex bancario, da lui promossi: il primo del giudice di Siena, quindi della corte di appello di Firenze sulla questione dell’apertura del portone a seguito della quale sarebbe decaduta una delibera che la consentiva quando era orario di visite.
Ciò avrebbe creato tensioni, probabilmente alla base dell’episodio di mercoledì che adesso i carabinieri dovranno chiarire.