MASSIMO CHERUBINI
Cronaca

Addio a ’La Capannina’. Mini-appartamenti al posto dell’albergo

La struttura ricettiva è stata rilevata da una società di Montalto di Castro

La struttura ricettiva è stata rilevata da una società di Montalto di Castro

La struttura ricettiva è stata rilevata da una società di Montalto di Castro

Cambio di destinazione d’uso per l’albergo ’La Capannina’, il primo costruito sulla vetta dell’Amiata. La struttura, creata dalla famiglia Fallani, è stata ceduta a una società di costruzioni che ha sede a Montalto di Castro. "Il nostro intento –dice Cristian Errichiello, amministratore della società ’Costruiamo’ che ha rilevato La Capannina – è realizzare dei mono e bilocali a destinazione ricettiva turistica. Agli inizi del prossimo mese avvieremo le pratiche urbanistiche per ottenere i necessari permessi. Crediamo che questa sia la migliore risposta per rilanciare la struttura". Riserbo sul prezzo dell’immobile, con annesso giardino.

Lo storico albergo, nato negli anni Sessanta dall’intuizione di Lorenzo Fallani, negli anni ha sofferto le crisi che hanno investito il settore alberghiero, specialmente quello della montagna quando di neve ce n’è stata sempre di meno. All’inizio l’idea risultò vincente perché La Capannina, per anni, è stato l’albergo più conosciuto dell’Amiata. Lavorava d’estate e anche d’inverno perché, a quei tempi, di neve c’era in abbondanza. In questo albergo hanno soggiornato personaggi di primo piano a partire da Luciano Lama negli anni in cui era a capo della Cgil. Poi la "montagna dei romani" perse i turisti della Capitale per l’apertura dell’autostrada, che collega Roma con l’Abruzzo. Da qui il calo di sciatori e di presenze.

L’albergo, posto a fianco della pista da sci "Pianello" si è quindi ridimensionato. Un’attività che, nonostante l’ottima ubicazione, non reggeva più il rapporto costi-ricavi. Per questo la nuova proprietà non ha ipotizzato una ristrutturazione e il rilancio dell’attività alberghiera. Ipotizza invece un intervento di "rigenerazione urbana" destinando gli oltre 2mila metri quadri a mini appartamenti. "La nuova proprietà – dice il sindaco Niccolò Volpini – si è presentata enunciando, a grandi linee, i suoi progetti. Personalmente sono favorevole alle rigenerazioni urbane. E’ chiaro che queste devono esse supportate dalle disposizioni urbanistiche e dalla conseguente destinazione d’uso".